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sabato 13 settembre 2014



VANGELO DI DOMENICA 14 SETTEMBRE

Sabato della XXIII settimana delle ferie del Tempo Ordinario

Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinti 10,14-22.
Miei cari, fuggite l'idolatria.
Parlo come a persone intelligenti; giudicate voi stessi quello che dico:
il calice della benedizione che noi benediciamo, non è forse comunione con il sangue di Cristo? E il pane che noi spezziamo, non è forse comunione con il corpo di Cristo?
Poiché c'è un solo pane, noi, pur essendo molti, siamo un corpo solo: tutti infatti partecipiamo dell'unico pane.
Guardate Israele secondo la carne: quelli che mangiano le vittime sacrificali non sono forse in comunione con l'altare?
Che cosa dunque intendo dire? Che la carne immolata agli idoli è qualche cosa? O che un idolo è qualche cosa?
No, ma dico che i sacrifici dei pagani sono fatti a demòni e non a Dio. Ora, io non voglio che voi entriate in comunione con i demòni;
non potete bere il calice del Signore e il calice dei demòni; non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demòni.
O vogliamo provocare la gelosia del Signore? Siamo forse più forti di lui?

Salmi 116(115),12-13.17-18.
Che cosa renderò al Signore
per quanto mi ha dato?
Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore.

A te offrirò sacrifici di lode
e invocherò il nome del Signore.
Adempirò i miei voti al Signore
e davanti a tutto il suo popolo.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 6,43-49.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non c'è albero buono che faccia frutti cattivi, né albero cattivo che faccia frutti buoni.
Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dalle spine, né si vendemmia uva da un rovo.
L'uomo buono trae fuori il bene dal buon tesoro del suo cuore; l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male, perché la bocca parla dalla pienezza del cuore.
Perché mi chiamate: Signore, Signore, e poi non fate ciò che dico?
Chi viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile:
è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sopra la roccia. Venuta la piena, il fiume irruppe contro quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene.
Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la rovina di quella casa fu grande».

LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Santo Spirito Del Signore ad insegnarci le cose di Dio, vieni su di noi, insegnaci ad ascoltarti umilmente, e a non avvelenare l'acqua della Tua sorgente, con le nostre idee e preconcetti, per non inquinare la fonte della sapienza e non trovare la morte della vere fede che ci unisce a te.
Questo brano è breve, ma di un'intensità paurosa. Molti tra noi cristiani, pensano che aver accettato di riconoscere Gesù come il Messia, ci metta in una posizione di privilegio, rispetto al popolo ebraico, perché abbiamo dimostrato di aver capito più di loro. Io penso che purtroppo invece, stiamo facendo anche noi tanti errori rispetto alla parola di Dio, ed il primo di tutti è quello di dimenticare che tutti gli uomini sono legati tra di loro da un unico Padre e che queste differenze non dovrebbero creare fenomeni di razzismo tra di noi. Gesù era ebreo, Maria era ebrea, come possiamo pensare di dire che siamo dei buoni cristiani se per primi non rispettiamo i nostri fratelli? Che poi siano ebrei o di un altro paese, in fondo cosa importa, è il concetto che resta.
Il serpente di bronzo che Dio fece costruire a Mosè perché fosse innalzato, salvava la vita di chi lo guardava, è una allegoria fin troppo chiara a Gesù che innalzato sulla croce avrebbe salvato l'umanità intera, e l'apostolo Giovanni ce lo conferma. Nella prima lettura di domenica scorsa c'era una frase che mi ha molto colpito " Il Signore si pentì del male che aveva minacciato di fare al suo popolo " ed è questo che mi ha portato alla riflessione di oggi, con questo spirito di comunione verso tutti i fratelli, anche verso coloro che , pur seguendo vie diverse, cercano come noi di fare quello che Dio vuole.
Tutti noi siamo il suo popolo, tutti siamo il suo gregge, non sarà l'appartenere ad una razza o all'altra, a una religione o all'altra che ci salverà, ma l'aderire perfettamente all'amore che Dio ha per noi, ricambiandolo con lo stesso amore e fedeltà, senza curarci del resto del mondo, del potere, degli altri dei che satana ci propone come vincenti, delle regole che vengono infrante in nome della libertà e del progresso.
Questo sarà alzare lo sguardo a Cristo che ha accettato tutto per la nostra salvezza, anche la morte in croce; che per amore nostro ha dimenticato di essere Dio e ha vissuto nella nostra umanità, l'amore più intenso e profondo del mondo.

sabato 15 dicembre 2012

(Lc 3,10-18) E noi che cosa dobbiamo fare?


VANGELO
(Lc 3,10-18) E noi che cosa dobbiamo fare?
+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto». Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato». Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe».Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.

Parola del Signore

LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Io credo in Te Signore, e credo che il Tuo Spirito mi parli, come fa con tutti coloro che chiedono aiuto a te, Gesù ci ha insegnato a pregare, ci ha detto: "chiedi e ti sarà dato" ed io ti chiedo con molta umiltà .... illuminami.


Leggendo mi viene davanti agli occhi una frase,e torna ,s'insinua e ripete: " Poiché il popolo era in attesa".Vedo la mia situazione di oggi,e come me molti attendono che qualcosa cambi, che la violenza sparisca, che l'uomo diventi più buono, che non ci sia più la fame, la guerra; insomma attendiamo che Gesù ritorni e metta fine a tutto questo.C'e chi parla di fine del mondo, chi dell' inizio di una nuova era di pace e d'amore; io credo che la cosa più sensata sia quella di non aspettare, ma di cercare di cambiare questo mondo, cominciando da quello che ci è possibile, e chiedendo a Dio di aiutarci per cambiare quello che non sembra possibile.Siamo cristiani perchè battezzati con acqua,come dice Giovanni? O perchè battezzati con lo Spirito Santo e il fuoco di Gesù Cristo?La differenza la facciamo noi; in questa domenica definita della gioia, quale gioia possiamo provare nell'essere salvati, ma anche tanta angoscia per chi rifiuta questa salvezza, per chi rifiuta Dio.Non possiamo stare fermi,essere inermi ed aspettare che Dio ami anche per noi, che perdoni anche per noi, che spezzi il pane anche per noi! Essere Cristiani significa essere un tutt' uno con Gesù, ma ancor di più, significa capire che se non facciamo la cosa giusta, se non ci preoccupiamo dei fratelli che hanno più bisogno, se lasciamo vincere il nostro egoismo e la nostra superbia, faremo la fine della paglia,che brucerà nel fuoco inestinguibile.Essere nella gioia non vuol dire vivere con ilarità, preoccupandoci solo di divertirci, ma vivere nella consapevolezza di fare quello che è meglio per noi e per la nostra vita,presente e futura.

sabato 8 dicembre 2012

Lc 3,1-6 Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!


VANGELO
Lc 3,1-6 Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio! 
+ Dal Vangelo secondo Luca

Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto. Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa:«Voce di uno che grida nel deserto:Preparate la via del Signore,raddrizzate i suoi sentieri!Ogni burrone sarà riempito,ogni monte e ogni colle sarà abbassato;le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate.Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!».

Parola del Signore


LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Oh Spirito Santo, ti prego,abbracciami, avvolgimi e insegnami a capire la parola che Dio ha voluto trasmetterci attraverso l' evangelista Luca, che da Te si è lasciato guidare.
Con molta precisione, Luca ci racconta gli eventi  della storia della salvezza, cominciando da Giovanni il Battista. La storia che nasce, che si rende protagonista degli eventi, così com' era scritto.
Prima che tutti noi nascessimo, Dio scelse per noi, come scelse anche per Gesù qualcuno che preparasse la strada alla sua venuta, come scelse Maria per il suo ingresso nel mondo. 
Mi viene alla mente la frase : " non temere " che Dio ripete attraverso l' angelo a Maria, attraverso Gesù ai discepoli e attraverso i discepoli  a noi.  Non temere Maria, perchè anche Elisabetta che era detta sterile è stata toccata dalla grazia di Dio ed aspetta un bambino. 
Sarà proprio questo bambino a precedere Gesù nella sua missione, a preparargli la strada. Questo è un messaggio ancora forte per noi, che fatichiamo a sentirlo nostro. Non dobbiamo avere paura di seguire Gesù, di mostrarci Cristiani e neanche di sembrare fuori moda. Non dobbiamo avere paura degli ostacoli che possiamo incontrare, perchè non siamo chiamati ad essere paurosi, ma Santi; ma ancora più importante, non dobbiamo aver paura di amare tutti, anche i nostri nemici, perchè è questo che ci rende forti e non permette al male di contaminarci.
Bellissima l'ultima frase scelta dalla nostra Madre Chiesa per chiudere la lieta notizia di oggi: " Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio! " ogni uomo, nessuno escluso, potrà essere salvato.

sabato 1 dicembre 2012

(Lc 21,25-28.34-36) La vostra liberazione è vicina.


VANGELO 
(Lc 21,25-28.34-36) La vostra liberazione è vicina.
+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».

Parola del Signore
 LA MIA RIFLESSIONE
 PREGHIERA
A te, Signore, elevo l’anima mia, Dio mio, in te confido: che io non sia confuso. Non trionfino su di me i miei nemici. Chiunque spera in te non resti deluso. (Sal 25,1-3) Oggi Signore scelgo questa preghiera dall'antifona d'ingresso,mettendo tutto il mio cuore e la mia mente nelle tue mani.

Mentre l' uomo continua a vivere facendo dei suoi giorni il suo regno, Gesù continua a ricordarci che questo regno non ci appartiene come crediamo, ma è solo un'occasione da non perdere. Mentre tutti parlano della fine del mondo, Gesù dice che quando accadranno queste cose, dovremo alzare la testa, perchè la salvezza è vicina.Spesso si cerca di dare una connotazione, un significato ai segni, alle profezie e ai messaggi, ma forse quello che ne vien fuori, alla fine, è più confusione che altro.Nel Vangelo c' è tutto quello che serve all' uomo di Dio, senza cercare altro e, se qualcosa ci colpisce, se crediamo in un' apparizione o in una rivelazione privata,  questo nulla toglie al Vangelo,se non va in contrapposizione con esso. Il mio invito quindi,  è a conoscere bene il Vangelo e poi, magari,  anche ascoltare altro.Ricordiamo che satana esiste, ce ne parla Gesù proprio nel Vangelo, ed è molto astuto, non per niente era un angelo, quindi non pensiamo che satana è un'invenzione dei preti e non diamo retta a chi ci dice che non esiste.
In futuro ci sarà il giudizio sull'umanità e anche sugli angeli caduti:"Allora [il Signore] dirà anche a quelli della sua sinistra: 'Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli'" (Matteo 25:41)."...Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li inabissò, confinandoli in antri tenebrosi per esservi custoditi per il giudizio" (2 Pietro 2:4)."Egli ha pure custodito nelle tenebre e in catene eterne, per il gran giorno del giudizio, gli angeli che non conservarono la loro dignità e abbandonarono la loro dimora" (Giuda 6)."Il gran dragone, il serpente antico, che è chiamato diavolo e Satana, il seduttore di tutto il mondo, fu gettato giù; fu gettato sulla terra, e con lui furono gettati anche i suoi angeli" (Apocalisse 12:9).
Satana e i suoi angeli operano oggi nel mondo, nei cuori degli esseri umani, guidandoli nella ribellione, nei divertimenti, nell'accumulare beni materiali, nelle molte forme di religiosità e spiritualità, ecc. impedendo loro di riconoscere il loro stato di peccatori perduti, e tenendoli lontani dalla salvezza che Dio offre a ognuno personalmente in Gesù Cristo, che morì per noi sulla croce e risuscitò."Tutto il mondo giace sotto il potere del maligno" (1 Giovanni 5:19)."...per gli increduli, ai quali il dio di questo mondo (Satana) ha accecato le menti, affinché non risplenda loro la luce del vangelo della gloria di Cristo, che è l'immagine di Dio" (2 Corinzi 4:4)."Seguendo l'andazzo di questo mondo,satana opera negli uomini ribelli; Satana ha anche introdotto numerose vie di salvezza "alternative",e spesso quando non riesce ad allontanarci da Dio,riesce a far entrare nella nostra fede, la superstizione. Stiamo quindi molto attenti a non farci fuorviare ,a non perdere la rotta, come ci ricorda il Papa che ha proclamato l'anno dellafede il cui logo rappresenta una barca, immagine della Chiesa, in navigazione sui flutti. L’albero maestro è una croce che issa le vele le quali, con segni dinamici, realizzano il trigramma di Cristo (IHS). Sullo sfondo delle vele è rappresentato il sole che associato al trigramma, rimanda all’Eucarestia. 
Logo dell'anno della fede. Esso rappresenta una barca, immagine della Chiesa, in navigazione sui flutti. L’albero maestro è una croce che issa le vele le quali, con segni dinamici, realizzano il trigramma di Cristo (IHS). Sullo sfondo delle vele è rappresentato il sole che associato al trigramma, rimanda all’Eucaristia.

sabato 17 novembre 2012

(Mc 13,24-32) Il Figlio dell’uomo radunerà i suoi eletti dai quattro venti.


VANGELO 
(Mc 13,24-32) Il Figlio dell’uomo radunerà i suoi eletti dai quattro venti.
+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In quei giorni, dopo quella tribolazione,il sole si oscurerà,la luna non darà più la sua luce,le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo.Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte. In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Quanto però a quel giorno o a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre».

Parola del Signore 

 LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Spirito Santo di Dio, aiutami a comprendere il senso della mia storia con Dio.Il Vangelo di oggi ci  accompagna verso la fine del tempo ordinario,e ci porta a scrutare quello che succederà nei giorni antecedenti al ritorno di Gesù.Noi sappiamo che tornerà, mai come in questi tempi, forse,lo desideriamo, perchè dietro a questo evento doloroso, c'è la speranza della vita nuova.La resurrezione dopo la morte assume qui un duplice significato di salvezza,di Pasqua,di passaggio. Dopo la tribolazione di Gerusalemme, Gesù parla di segni  che nel cosmo  coinvolgono il sole, la lune le stelle e le potenze dei cieli. Tutto viene sconvolto e riportato al caos originario, non ci sarà più luce per vedere, ma si sarà immersi nelle tenebre, per indicare che non si comprenderà più il senso della storia.Un avvertimento che  ci richiama al caos della creazione, ma con una parola in più che mi ha sempre creato un senso di curiosità: " il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. " un invito a cercare oltre, a fidarsi di Dio, che attraverso Gesù Cristo, ci ha sempre spinto là dove non sappiamo, dove non oseremmo mai, ma che in fondo è il fine ed il senso unico della nostra vita.Nessuno sa il giorno e l'ora, perchè nessuno è padrone del tempo, solo Dio.Quando il figlio dell' uomo tornerà, troverà la fede sulla terra? Io credo che la cosa da tenere a mente sia che Egli è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto, e che la tribolazione non è solo dolore e paura, ma anche purificazione e salvezza.