sabato 25 marzo 2017

(Gv 9,1-41) Andò, si lavò e tornò che ci vedeva.

VANGELO
(Gv 9,1-41) Andò, si lavò e tornò che ci vedeva.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le opere di Dio. Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può agire. Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo».
Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe», che significa “Inviato”. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva.
Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!». Allora gli domandarono: «In che modo ti sono stati aperti gli occhi?». Egli rispose: «L’uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, me lo ha spalmato sugli occhi e mi ha detto: “Va’ a Sìloe e làvati!”. Io sono andato, mi sono lavato e ho acquistato la vista». Gli dissero: «Dov’è costui?». Rispose: «Non lo so».
Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». E c’era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!». Ma i Giudei non credettero di lui che fosse stato cieco e che avesse acquistato la vista, finché non chiamarono i genitori di colui che aveva ricuperato la vista. E li interrogarono: «È questo il vostro figlio, che voi dite essere nato cieco? Come mai ora ci vede?». I genitori di lui risposero: «Sappiamo che questo è nostro figlio e che è nato cieco; ma come ora ci veda non lo sappiamo, e chi gli abbia aperto gli occhi, noi non lo sappiamo. Chiedetelo a lui: ha l’età, parlerà lui di sé». Questo dissero i suoi genitori, perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già stabilito che, se uno lo avesse riconosciuto come il Cristo, venisse espulso dalla sinagoga. Per questo i suoi genitori dissero: «Ha l’età: chiedetelo a lui!».
Allora chiamarono di nuovo l’uomo che era stato cieco e gli dissero: «Da’ gloria a Dio! Noi sappiamo che quest’uomo è un peccatore». Quello rispose: «Se sia un peccatore, non lo so. Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo». Allora gli dissero: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?». Rispose loro: «Ve l’ho già detto e non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?». Lo insultarono e dissero: «Suo discepolo sei tu! Noi siamo discepoli di Mosè! Noi sappiamo che a Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia». Rispose loro quell’uomo: «Proprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma che, se uno onora Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta. Da che mondo è mondo, non si è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. Se costui non venisse da Dio, non avrebbe potuto far nulla». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori.
Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell’uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui. Gesù allora disse: «È per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perché coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechi». Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?». Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: “Noi vediamo”, il vostro peccato rimane».
Parola del Signore.






LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Santo Spirito ed aprimi gli occhi, perché il mio vedere non sia cecità.
Una pagina difficile quella d’oggi, perché tocca alcuni punti dolenti del nostro modo di credere.
Il più delle volte noi stessi, cerchiamo di capire chi ha parlato, chi ha detto questo o quel messaggio, prima di decidere se prenderne atto.
È successo anche a me, proprio stamattina, leggendo un messaggio, che era trasmesso come se fosse Gesù che parlava… come se la provenienza ne autenticasse in qualche modo il significato.
Quello che conta è, in fondo, il senso del messaggio e che non vada contro il volere di Dio, perché Gesù stesso affermò che chi non è contro di Lui è con Lui.
Un uomo cieco dalla nascita torna a vedere, e per farlo rinascere, Gesù usa il fango. Ci sono tutti i segni del nascere di nuovo, ma ottusamente scribi e farisei, sempre così colti nella parola di Dio, invece di vedere questo, si domandavano perché Gesù operasse di sabato, andando contro le leggi di Mosè.
Anche i genitori del cieco non hanno il coraggio di gridare al miracolo, perché non vogliono essere emarginati dal tempio… come se il tempio fosse poi la casa degli scribi e dei farisei e non la casa di Dio.
Gli uomini si impossessano ancora una volta della chiave del regno, ma la girano a vuoto nella toppa della porta stretta, perché sono troppo gonfi di se stessi e vuoti di Dio.
Il cieco invece, percepisce, anche se confusamente, quello che Gesù ha operato in lui, illuminato da quell’incontro che gli ha ridato, non solo la vista, ma anche il coraggio di andare contro corrente pur di non tornare indietro, alla sua condizione di cecità.
Apriamo gli occhi e scopriamo quali miracoli Gesù può operare in noi, incuranti se questo vuol dire non far parte di quelli che credono già di sapere tutto, dei sapienti, dei dotti, o peggio ancora di quelli che pensano che Dio sia un’illusione per sciocchi.
La nostra vita sarà un miracolo parlante, fatto di semplicità, di carità e di amore.
Fidiamoci di Dio, come Lui si fida di noi.

9 commenti:

  1. VERSIONE IN INGLESE DI DOMENICA 26 MARZO 2017
    Liturgical day: Sunday 4th (A) of Lent
    Gospel text (Jn 9,1-41): As Jesus walked along, He saw a man who had been blind from birth. His disciples asked him, «Master, was he born blind because of a sin of his, or of his parents?». Jesus answered, «Neither was it for his own sin nor for his parents. He was born blind so that God’s power might be shown in him. While it is day we must do the work of the One who sent me; for the night will come when no one can work. As long as I am in the world, I am the light of the world». As Jesus said this, he made paste with spittle and clay and rubbed it on the eyes of the blind man. Then he said, «Go and wash in the Pool of Siloam» (This name means sent.) So he went and washed and came back able to see.His neighbors and all the people who used to see him begging, wondered. They said, «Isn’t this the beggar who used to sit here?». Some said, «It’s the one». Others said, «No, but he looks like him». But the man himself said, «I am the one». Then they asked, «How is it that your eyes were opened?». And he answered, «The man called Jesus made a mud paste, put it on my eyes and said to me: ‘Go to Siloam and wash’. So I went, and washed, and I could see». They asked, «Where is he?» and the man answered, «I don’t know».The people brought the man who had been blind to the Pharisees. Now it was a sabbath day when Jesus made mud paste and opened his eyes. The Pharisees asked him again, «How did you recover your sight?». And he said, «He put paste on my eyes, and I washed, and now I see». Some of the Pharisees said, «This man is not from God, for he works on the Sabbath»; but others wondered, «How can a sinner perform such miraculous signs?». They were divided and they questioned the blind man again, «What do you think of this man who opened your eyes?». And he answered, «He is a prophet».After all this, the Jews refused to believe that the man had been blind and had recovered his sight; so they called his parents and asked them, «Is this your son? You say that he was born blind, how is it that he now sees?». The parents answered, «He really is our son and he was born blind; but how it is that he now sees, we don’t know, neither do we know who opened his eyes. Ask him, he is old enough. Let him speak for himself». The parents said this because they feared the Jews who had already agreed that whoever confessed Jesus to be the Christ was to be expelled. Because of this his parents said, «He is old enough, ask him».
    (CONTINUA)

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    1. (CONTINUA)So a second time the Pharisees called the man who had been blind, and they said to him, «Tell us the truth; we know that this man is a sinner». He replied, «I don’t know whether he is a sinner or not; I only know that I was blind and now I see». They said to him, «What did he do to you? How did he open your eyes?». He replied, «I have told you already and you would not listen. Why do you want to hear it again? Do you also want to become his disciples?». Then they started to insult him. «Become his disciple yourself! We are disciples of Moses. We know that God has spoken to Moses, but as for this man we don’t know where he comes from». The man replied, «It is amazing that you don’t know where the man comes from, and yet he opened my eyes! We know that God doesn’t listen to sinners, but if anyone honors God and does his will, God listens to him. Never, since the world began, has it been heard that anyone opened the eyes of a person who was born blind. If this man were not from God, he could do nothing». They answered him, «You were born a sinner and now you teach us!” And they expelled him».
      Jesus heard that they had expelled him. He found him and said, «Do you believe in the Son of Man?». He answered, «Who is he, that I may believe in him?». Jesus said, «You have seen him and he is speaking to you. He said, «Lord, I believe»; and he worshiped him. Jesus said, «I came into this world to carry out a judgment: Those who do not see shall see, and those who see shall become blind». Some Pharisees stood by and asked him, «So we are blind?». And Jesus answered, «If you were blind, you would not be guilty. Now you say: ‘We see’; this is the proof of your sin».

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    2. MY REFLECTION
      PRAYER
      Come Holy Spirit, and open my eyes, because my view is not that difficult cecità.

      Una page today because it touches on some sore points of our way of credere.Il more often than ourselves, we try to figure out who has spoken, who said this or that message, before deciding whether to take action.
      It happened to me just this morning reading a message, which was broadcast as if it was Jesus who spoke ... as if the origin autenticasse it somehow make sense.
      What matters is, after all, the meaning of the message and does not go against the will of God, because Jesus Himself said that those who are not with Him is against Him.
      A man blind from birth back to see, and to do reborn, Jesus uses the mud. There are all the signs of being born again, but obtusely scribes and Pharisees, always so educated in the Word of God, instead of seeing this, wondered why Jesus operasse Saturday, going against the laws of Moses.
      Even the parents of the blind man have not the courage of a miracle, because you do not want to be marginalized from the temple ... as if the temple was then the home of the scribes and of the Pharisees and not the house of God
      The men took possession once again the key to the kingdom, but the spin freely in the lock of the door close, because they are too bloated with self and empty of God.
      The blind instead, perceives, although confusingly, what Jesus has done for him, illuminated by the encounter that has restored not only the view but also the courage to go against the tide rather than turn back to its condition of blindness.
      Open your eyes and discover the miracles which Jesus can work in us, regardless if it means not being part of those who believe they already know everything, the wise, the learned, or worse still those who think that God is an illusion to fools.
      Our life is a miracle speaking of simplicity, charity and love.
      Let us trust in God, as He trusts us.

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  2. VERSIONE IN SPAGNOLO DI DOMENICA 26 MARZO 2017

    Día litúrgico: Domingo IV (A) de Cuaresma
    Texto del Evangelio (Jn 9,1-41): En aquel tiempo, al pasar Jesús vio a un hombre ciego de nacimiento. Y le preguntaron sus discípulos: «Rabbí, ¿quién pecó, él o sus padres, para que haya nacido ciego?». Respondió Jesús: «Ni él pecó ni sus padres; es para que se manifiesten en él las obras de Dios. Tenemos que trabajar en las obras del que me ha enviado mientras es de día; llega la noche, cuando nadie puede trabajar. Mientras estoy en el mundo, soy luz del mundo». Dicho esto, escupió en tierra, hizo barro con la saliva, y untó con el barro los ojos del ciego y le dijo: «Vete, lávate en la piscina de Siloé» (que quiere decir Enviado). El fue, se lavó y volvió ya viendo.

    Los vecinos y los que solían verle antes, pues era mendigo, decían: «¿No es éste el que se sentaba para mendigar?». Unos decían: «Es él». «No, decían otros, sino que es uno que se le parece». Pero él decía: «Soy yo». Le dijeron entonces: «¿Cómo, pues, se te han abierto los ojos?». Él respondió: «Ese hombre que se llama Jesús, hizo barro, me untó los ojos y me dijo: ‘Vete a Siloé y lávate’. Yo fui, me lavé y vi». Ellos le dijeron: «¿Dónde está ése?». El respondió: «No lo sé».

    Lo llevan donde los fariseos al que antes era ciego. Pero era sábado el día en que Jesús hizo barro y le abrió los ojos. Los fariseos a su vez le preguntaron cómo había recobrado la vista. Él les dijo: «Me puso barro sobre los ojos, me lavé y veo». Algunos fariseos decían: «Este hombre no viene de Dios, porque no guarda el sábado». Otros decían: «Pero, ¿cómo puede un pecador realizar semejantes señales?». Y había disensión entre ellos. Entonces le dicen otra vez al ciego: «¿Y tú qué dices de Él, ya que te ha abierto los ojos?». Él respondió: «Que es un profeta».

    No creyeron los judíos que aquel hombre hubiera sido ciego, hasta que llamaron a los padres del que había recobrado la vista y les preguntaron: «¿Es éste vuestro hijo, el que decís que nació ciego? ¿Cómo, pues, ve ahora?». Sus padres respondieron: «Nosotros sabemos que éste es nuestro hijo y que nació ciego. Pero, cómo ve ahora, no lo sabemos; ni quién le ha abierto los ojos, eso nosotros no lo sabemos. Preguntadle; edad tiene; puede hablar de sí mismo». Sus padres decían esto por miedo por los judíos, pues los judíos se habían puesto ya de acuerdo en que, si alguno le reconocía como Cristo, quedara excluido de la sinagoga. Por eso dijeron sus padres: «Edad tiene; preguntádselo a él».
    (CONTINUA)

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    1. (CONTINUA)

      Le llamaron por segunda vez al hombre que había sido ciego y le dijeron: «Da gloria a Dios. Nosotros sabemos que ese hombre es un pecador». Les respondió: «Si es un pecador, no lo sé. Sólo sé una cosa: que era ciego y ahora veo». Le dijeron entonces: «¿Qué hizo contigo? ¿Cómo te abrió los ojos?». Él replicó: «Os lo he dicho ya, y no me habéis escuchado. ¿Por qué queréis oírlo otra vez? ¿Es qué queréis también vosotros haceros discípulos suyos?». Ellos le llenaron de injurias y le dijeron: «Tú eres discípulo de ese hombre; nosotros somos discípulos de Moisés. Nosotros sabemos que a Moisés le habló Dios; pero ése no sabemos de dónde es». El hombre les respondió: «Eso es lo extraño: que vosotros no sepáis de dónde es y que me haya abierto a mí los ojos. Sabemos que Dios no escucha a los pecadores; mas, si uno es religioso y cumple su voluntad, a ése le escucha. Jamás se ha oído decir que alguien haya abierto los ojos de un ciego de nacimiento. Si éste no viniera de Dios, no podría hacer nada». Ellos le respondieron: «Has nacido todo entero en pecado ¿y nos das lecciones a nosotros?». Y le echaron fuera.

      Jesús se enteró de que le habían echado fuera y, encontrándose con él, le dijo: «¿Tú crees en el Hijo del hombre?». El respondió: «¿Y quién es, Señor, para que crea en él?». Jesús le dijo: «Le has visto; el que está hablando contigo, ése es». Él entonces dijo: «Creo, Señor». Y se postró ante Él. Y dijo Jesús: «Para un juicio he venido a este mundo: para que los que no ven, vean; y los que ven, se vuelvan ciegos». Algunos fariseos que estaban con él oyeron esto y le dijeron: «Es que también nosotros somos ciegos?». Jesús les respondió: «Si fuerais ciegos, no tendríais pecado; pero, como decís: ‘Vemos’ vuestro pecado permanece».

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    2. MI REFLEXIÓN
      ORACIÓN
      Ven Espíritu Santo, y abre mis ojos, porque mi punto de vista no es que la página cecità.

      Una difícil hoy en día, porque toca algunos puntos dolorosos de nuestra forma de credere.Il más a menudo que a nosotros mismos, tratamos de averiguar quién ha hablado, que dicho esto o lo otro mensaje, antes de decidir si ha de proceder.
      A mí me pasó esta mañana la lectura de un mensaje, que fue transmitido como si Jesús era el que hablaba ... como si el origen autenticasse de alguna manera tiene sentido.
      Lo que importa es, después de todo, el significado del mensaje y no va en contra de la voluntad de Dios, porque Jesús mismo dijo que aquellos que no están con él está contra él.
      Un hombre ciego de nacimiento volver a ver, y para hacer renacer, Jesús usa el barro. Existen todos los indicios de haber nacido de nuevo, pero obtuso escribas y fariseos, siempre tan educados en la Palabra de Dios, en lugar de ver esto, se preguntaron por qué Jesús operasse sábado, yendo en contra de las leyes de Moisés.
      Incluso los padres del ciego, no tienen el valor de un milagro, porque usted no quiere ser marginado del templo ... como si el templo era entonces el hogar de los escribas y de los fariseos, y no la casa de Dios
      Los hombres tomaron posesión una vez más la llave del reino, pero el giro libre de la cerradura de la puerta estrecha, porque son demasiado hinchado con uno mismo y vacío de Dios.
      Los ciegos en cambio, percibe, aunque confusamente, lo que Jesús ha hecho por él, iluminado por el encuentro que ha restaurado no sólo la vista, sino también el valor de ir contra la corriente en vez de regresar a su estado de la ceguera.
      Abre los ojos y descubrir las maravillas que Jesús puede obrar en nosotros, sin importar si esto significa que no forma parte de los que creen que ya saben todo, los sabios, los instruidos, o peor aún los que piensan que Dios es una ilusión tontos.
      Nuestra vida es un milagro que habla de la sencillez, la caridad y el amor.
      Confiemos en Dios, ya que Él nos confía

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  3. VERSIONE IN FRANCESE DI DOMENICA 26 MARZO 2017

    Jour liturgique : Temps du Carême - 4e Dimanche (A) Texte de l'Évangile (Jn 9,1-41):
    Jésus vit sur son passage un homme qui était aveugle de naissance. Ses disciples l'interrogèrent: «Rabbi, pourquoi cet homme est-il né aveugle? Est-ce lui qui a péché, ou bien ses parents?». Jésus répondit: «Ni lui, ni ses parents. Mais l'action de Dieu devait se manifester en lui. Il nous faut réaliser l'action de celui qui m'a envoyé, pendant qu'il fait encore jour; déjà la nuit approche, et personne ne pourra plus agir. Tant que je suis dans le monde, je suis la lumière du monde». Cela dit, il cracha sur le sol et, avec la salive, il fit de la boue qu'il appliqua sur les yeux de l'aveugle, et il lui dit: «Va te laver à la piscine de Siloé» (ce nom signifie: Envoyé). L'aveugle y alla donc, et il se lava; quand il revint, il voyait. Ses voisins, et ceux qui étaient habitués à le rencontrer -car il était mendiant- dirent alors: «N'est-ce pas celui qui se tenait là pour mendier?». Les uns disaient: «C'est lui». Les autres disaient: «Pas du tout, c'est quelqu'un qui lui ressemble». Mais lui affirmait: «C'est bien moi». Et on lui demandait: «Alors, comment tes yeux se sont-il ouverts?». Il répondit: «L'homme qu'on appelle Jésus a fait de la boue, il m'en a frotté les yeux et il m'a dit: ‘Va te laver à la piscine de Siloé’. J'y suis donc allé et je me suis lavé; alors, j'ai vu». Ils lui dirent: «Et lui, où est-il?». Il répondit: «Je ne sais pas». On amène aux pharisiens cet homme qui avait été aveugle. Or, c'était un jour de sabbat que Jésus avait fait de la boue et lui avait ouvert les yeux. A leur tour, les pharisiens lui demandèrent: «Comment se fait-il que tu voies?». Il leur répondit: «Il m'a mis de la boue sur les yeux, je me suis lavé, et maintenant je vois». Certains pharisiens disaient: «Celui-là ne vient pas de Dieu, puisqu'il n'observe pas le repos du sabbat». D'autres répliquaient: «Comment un homme pécheur pourrait-il accomplir des signes pareils?». Ainsi donc ils étaient divisés. Alors ils s'adressent de nouveau à l'aveugle: «Et toi, que dis-tu de lui, puisqu'il t'a ouvert les yeux?». Il dit: «C'est un prophète». Les Juifs ne voulaient pas croire que cet homme, qui maintenant voyait, avait été aveugle. C'est pourquoi ils convoquèrent ses parents et leur demandèrent: «Cet homme est bien votre fils, et vous dites qu'il est né aveugle? Comment se fait-il qu'il voie maintenant?». Les parents répondirent: «Nous savons que c'est bien notre fils, et qu'il est né aveugle. Mais comment peut-il voir à présent, nous ne le savons pas; et qui lui a ouvert les yeux, nous ne le savons pas non plus. Interrogez-le, il est assez grand pour s'expliquer». Ses parents parlaient ainsi parce qu'ils avaient peur des Juifs. En effet, les Juifs s'étaient déjà mis d'accord pour exclure de la synagogue tous ceux qui déclareraient que Jésus est le Messie. Voilà pourquoi les parents avaient dit: «Il est assez grand, interrogez-le!». Pour la seconde fois, les pharisiens convoquèrent l'homme qui avait été aveugle, et ils lui dirent: «Rends gloire à Dieu! Nous savons, nous, que cet homme est un pécheur». Il répondit: «Est-ce un pécheur? Je n'en sais rien; mais il y a une chose que je sais: j'étais aveugle, et maintenant je vois». Ils lui dirent alors: «Comment a-t-il fait pour t'ouvrir les yeux?». Il leur répondit: «Je vous l'ai déjà dit, et vous n'avez pas écouté. Pourquoi voulez-vous m'entendre encore une fois? Serait-ce que vous aussi vous voulez devenir ses disciples?». Ils se mirent à l'injurier: «C'est toi qui es son disciple; nous, c'est de Moïse que nous sommes les disciples.

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  4. SUITE DE L'EVANGILE : Moïse, nous savons que Dieu lui a parlé; quant à celui-là, nous ne savons pas d'où il est». L'homme leur répondit: «Voilà bien ce qui est étonnant! Vous ne savez pas d'où il est, et pourtant il m'a ouvert les yeux. Comme chacun sait, Dieu n'exauce pas les pécheurs, mais si quelqu'un l'honore et fait sa volonté, il l'exauce. Jamais encore on n'avait entendu dire qu'un homme ait ouvert les yeux à un aveugle de naissance. Si cet homme-là ne venait pas de Dieu, il ne pourrait rien faire». Ils répliquèrent: «Tu es tout entier plongé dans le péché depuis ta naissance, et tu nous fais la leçon?». Et ils le jetèrent dehors. Jésus apprit qu'ils l'avaient expulsé. Alors il vint le trouver et lui dit: «Crois-tu au Fils de l'homme?». Il répondit: «Et qui est-il, Seigneur, pour que je croie en lui?». Jésus lui dit: «Tu le vois, et c'est lui qui te parle». Il dit: «Je crois, Seigneur!», et il se prosterna devant lui. Jésus dit alors: «Je suis venu en ce monde pour une remise en question: pour que ceux qui ne voient pas puissent voir, et que ceux qui voient deviennent aveugles». Des pharisiens qui se trouvaient avec lui entendirent ces paroles et lui dirent: «Serions-nous des aveugles, nous aussi?». Jésus leur répondit: «Si vous étiez des aveugles, vous n'auriez pas de péché; mais du moment que vous dites: ‘Nous voyons!’ votre péché demeure».

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    1. REFLEXION DE LELLA.

      PRIERE : Viens, O Saint Esprit et ouvre-moi les yeux, pour que ma vue ne soit pas cécité.

      - Une page difficile que celle d'aujourd'hui, parce qu'elle touche quelques point douloureux de notre manière de croire. Le plus souvent nous mêmes, cherchons à comprendre qui a parlé, qui a dit ceci ou ce message, avant de décider si on en prend acte. Cela mais aussi vraiment arrivé ce matin, en lisant un message, qui ma était transmis comme si ce fût Jésus qui parlait..... comme si la provenance en authentifiât d'une façon ou d'une autre le sens. Ce qui est, le sens du message au fond et que je n'aille pas contre le vouloir de Dieu, pour que Jésus lui même affirma que celui qui n'est pas contre Lui il est avec Lui. Un homme aveugle de naissance revient le voir, et pour le faire renaître, Jésus utilise de la boue. Il y a tous les signes de la nouvelle naissance, mais les scribes et les pharisiens sont obtus, toujours si cultivés dans la Parole de Dieu, au lieu de voir ça, ils se demandaient pourquoi Jésus opérât le jour du sabbat, en allant contre les lois de Moïse. Même les parents de l'aveugle n'ont pas le courage de crier au miracle, parce qu'ils n'ont pas voulus être marginalisé par le temple. comme si le temple était la maison des scribes et des pharisiens et non la maison de Dieu. Les hommes s'emparent encore une fois de la clé du royaume, mais ils la tournent à le vide dans la pièce de la porte étroite, parce qu'ils sont trop gonflés d'eux mêmes et vides de Dieu. L'aveugle le perçoit par contre, même si confusément, ce qu'il a opéré en lui éclairé par cette rencontre qui lui a redonné, non seulement la vue, mais aussi le courage d'aller à contre courant pour ne pas revenir en arrière, à sa condition de cécité. Ouvrons les yeux et découvrons quels miracles Jésus peut opérer en nous, insouciants si cela veut dire ne pas faire partie de ceux-là qui croient déjà tout savoir, des savants, des sages ou encore pire de ceux-là qui pensent que Dieu est une illusion pour sot. Notre vie sera un miracle parlant, fait de simplicité, de charité et d'amour. Confions-nous à Dieu, comme Il se fie à nous.

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