venerdì 23 settembre 2016

(Lc 9,43-45) Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato. Avevano timore di interrogarlo su questo argomento.

VANGELO
(Lc 9,43-45) Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato. Avevano timore di interrogarlo su questo argomento.
+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini».
Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento.

Parola del Signore


LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Manda o Signore il tuo Santo Spirito, sui tuoi apostoli moderni e su noi pecore smarrite, perché possiamo vivere e testimoniare la nostra fede.
Prendiamo questo brano dalla prima riga proposta dalla Chiesa,e vediamo che tutti erano intorno a Gesù ed ammiravano quello che faceva. Questo mi porta a pensare che gli uomini di tutti i tempi cercano segni,cercano qualcosa che li porti a credere oltre i loro dubbi. Mi dispiace, ma devo dirlo, a volte non si cerca un segno da parte di Dio, ma una magia.
Continuo a vedere, oggi come allora, solo la nostra incredulità o la nostra faciloneria... ma un vero affidarsi senza chiedere nulla di più, è sempre difficile. Consolante sapere che è sempre stato così? Per me no, mi spinge a desiderare una fede migliore non basata sui segni o sulle conferme, ma sulla parola di Dio; sui fatti concreti che hanno significato il suo amore per noi.
Povero Gesù… è uomo ha paura, come tutti, e questo evidentemente si legge sul suo volto, nel suo passo stanco, perché Marco,narrandoci lo stesso episodio, ci dice che i discepoli che lo seguivano avevano paura e quindi non seguivano un Gesù guerriero che li incitava alla battaglia, ma un agnello mite che si offriva come olocausto al suo destino.
Presi i suoi apostoli gli disse che sapeva quello che stava succedendo, che sarebbe stato catturato, deriso, flagellato e ucciso, ma che dopo tre giorni sarebbe risorto. Certo capire che uno che può risorgere dalla morte, uno che aveva resuscitato i morti (avevano visto Lazzaro tornare in vita) accettava di morire per risorgere, per i poveri apostoli non aveva senso, ma in ogni modo era tanta la fiducia che avevano in lui che volevano condividerne il destino. Morire e risorgere, è morire all’ uomo vecchio che c’è in noi, per risorgere con Cristo e seguirlo nella sua destinazione che è il Paradiso.
Non è una via facile, perché bere il suo calice vuol dire passare attraverso la sofferenza; seguire Gesù non è seguire un potente della terra, ma uno che è venuto per servire, per offrire, per donare tutto quello che aveva per noi, e la cosa più preziosa è la sua vita. Tutto in Gesù è nuovo, tutto ha uno scopo, dal suo nascere povero in una stalla al suo morire martire sulla croce, tutto perché ci ama, e mentre noi mortali ci riempiamo spesso la bocca con parole d’amore, mentre diciamo a vuoto “ darei la vita per te ” Gesù l’ha data veramente.
Un’ ultima cosa da notare nel vangelo d’oggi, come Gesù risponde a quelli apostoli che si erano indignati contro Giacomo e Pietro, gli afferma che chi vuole essere il primo, il più grande, sarà quello che si umilierà per servire…
in fondo non dice mai agli altri di fare qualcosa che Lui non ha fatto per primo. Non dobbiamo aver paura di scoprire che la fede in Gesù non ci porterà alla gloria sulla terra, perchè sarebbe vana gloria, ma dobbiamo aspirare alla gloria dei cieli, alla quale si arriva seguendo Gesù fino in fondo.
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3 commenti:

  1. VERSIONE IN INGLESE DI SABATO 24 SETTEMBRE 2016
    Liturgic day: Saturday 25th in Ordinary Time

    Gospel text (Lc 9,43b-45): While all were amazed at everything Jesus did, He said to his disciples, «Listen and remember what I tell you now: The Son of Man will be delivered into human hands». But the disciples didn't understand this saying; something prevented them from grasping what He meant, and they were afraid to ask him about it.

    MY REFLECTION
    PRAYER
    Send your Holy Spirit, O Lord, on your modern-day Apostles and we lost sheep, that we may live and bear witness to our faith.

    Consider this passage from the first line proposed by the Church, and we see that they were all around Jesus and admired what he did.This leads me to think that men of all times looking for signs, looking for something that leads them to think beyond their doubts. I'm sorry, but I have to say, sometimes you do not want a sign from God, but a spell.
    I keep seeing, then as now, only our unbelief or our carelessness ... but a trust without asking for anything more, it's always difficult. Comforting to know that it has always been so? Not for me, makes me want a faith that is not based on the best signs or confirmations, but on the word of God, on the facts that have meant his love for us.Poor Jesus ... is a man afraid, like everyone else, and this clearly stated on his face, in his weary step, because Mark, narrating the same incident, tells us that the disciples who followed him were afraid and therefore did not follow a Jesus warrior impelling them to the battle, but a meek ​​lamb that was offered as a burnt offering to his fate.
    I took his apostles told him that he knew what was going on, that would have been captured, mocked, scourged and killed, but that he would rise again after three days. Certainly understand that one that can rise from the dead, one who had raised the dead (they had seen Lazarus back to life) agreed to die to be reborn, for the poor apostles did not make sense, but either way she was so much trust they had in him who wanted to share his destiny.
    Dying and rising, is to die at the old man that is in us, in order to rise with Christ and follow him to his destination, which is Paradise.
    It is not an easy way, because drinking his cup means to go through the suffering; follow Jesus is to follow a powerful man on earth, but one who came to serve, to give, to give everything he had for us, and the most precious thing is his life.Everything is new in Jesus, everything has a purpose, from his birth in a stable to his poor dying as a martyr on the cross, because He loves us all, and while we mortals often we fill her mouth with words of love, while we say empty "I would give my life for you, "Jesus has given really. One last thing to note in today's Gospel as Jesus responds to those apostles who were indignant with James and Peter, the states that whoever wishes to be first, the largest, will be what is humbled to serve ... in the end it does not say ever others to do something that He has not done for primo.Non be afraid to discover that faith in Jesus will lead us to glory on earth, because it would be vain glory, but we must aspire to the glory of heaven, which can be reached following Jesus all the way.

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  2. VERSIONE IN SPAGNOLO DI SABATO 24 SETTEMBRE 2016
    Día litúrgico: Sábado XXV del tiempo ordinario

    Texto del Evangelio (Lc 9,43b-45): En aquel tiempo, estando todos maravillados por todas las cosas que Jesús hacía, dijo a sus discípulos: «Poned en vuestros oídos estas palabras: el Hijo del hombre va a ser entregado en manos de los hombres». Pero ellos no entendían lo que les decía; les estaba velado de modo que no lo comprendían y temían preguntarle acerca de este asunto.

    MI REFLEXIÓN
    ORACIÓN
    Envía tu Espíritu, Señor, en tus apóstoles de hoy en día y perdimos las ovejas, para que podamos vivir y dar testimonio de nuestra fe.

    Considere este pasaje de la primera línea propuesta por la Iglesia, y vemos que todos estaban alrededor de Jesús y admirar lo que hizo.Esto me lleva a pensar que los hombres de todos los tiempos en busca de signos, en busca de algo que les lleva a pensar más allá de sus dudas. Lo siento, pero tengo que decir que, a veces usted no quiere una señal de Dios, pero un hechizo.
    Sigo viendo, entonces como ahora, sólo nuestra falta de fe o nuestra falta de cuidado ... sino una confianza sin pedir nada más, siempre es difícil. Reconfortante saber que siempre ha sido así? No para mí, me hace querer una fe que no se basa en los mejores signos o confirmaciones, pero en la palabra de Dios, de los hechos que han significado su amor por nosotros.
    Pobre Jesús ... es un hombre que tiene miedo, como todos los demás, y esto claramente en su rostro, en su paso cansino, porque Marcos, narrando el mismo incidente, nos dice que los discípulos que le seguían tenían miedo y por lo tanto no siguieron un guerrero Jesús impulsando a la batalla, sino un manso cordero que se ofrecía en holocausto a su suerte.
    Tomé sus apóstoles le dijeron que él sabía lo que estaba pasando, que habría sido capturado, escarnecido, azotado y matado, pero que resucitaría después de tres días. Ciertamente entiendo que uno que puede levantarse de entre los muertos, que había resucitado a los muertos (que habían visto a Lázaro a la vida) está de acuerdo que morir para renacer, para los apóstoles pobres no tenían sentido, pero de cualquier manera ella era tanta confianza que tenían en él que quiso compartir su destino.
    Muerte y resurrección, es morir al hombre viejo que está en nosotros, para resucitar con Cristo y seguirlo hasta su destino, que es el Paraíso.
    No es un camino fácil, ya beber su copa significa que pasar por el sufrimiento, seguir a Jesús es seguir a un hombre poderoso en la tierra, sino que vino para servir, dar, dar todo lo que tenía para nosotros, y la lo más valioso es su vida.Todo es nuevo en Jesús, todo tiene un propósito, desde su nacimiento en un establo a su mala muerte como mártir en la cruz, porque Él nos ama a todos, y mientras nosotros los mortales a menudo llenamos la boca con palabras de amor, mientras decimos vacío "daría mi vida por ti ", Jesús ha dado realmente. Una última cosa a destacar en el Evangelio de hoy, Jesús responde a los apóstoles que estaban indignados con James y Peter, los estados que el que quiera ser el primero, el más grande, será lo que se humilló para servir ... al final no dice otros nunca a hacer algo que él no ha hecho por primo.Non tenga miedo de descubrir que la fe en Jesús nos conducirá a la gloria en la tierra, porque sería vana gloria, pero hay que aspirar a la gloria del cielo, que se puede llegar seguir a Jesús hasta el final.

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  3. VERSIONE IN FRANCESE DI SABATO 24 SETTEMBRE 2016
    Jour liturgique : Temps ordinaire - 25e Semaine: Samedi

    Texte de l'Évangile (Lc 9,43b-45): Tandis que chacun était dans l'admiration de tout ce que faisait Jésus, il dit à ses disciples: «Pour vous, écoutez bien ceci: Le Fils de l'homme doit être livré entre les mains des hommes». Mais les disciples ne comprenaient pas cette parole; elle était voilée pour eux, afin qu'ils n'en eussent pas le sens; et ils craignaient de l'interroger à ce sujet.
    REFLEXION DE LELLA

    PRIERE : "Envoie ton Esprit Saint, Seigneur, sur tes apôtres d'aujourd'hui et sur nous brebis perdu, pour que nous puissions vivre et témoigner notre foi."

    -Prenons ce passage proposée par la première ligne de l'Église, et nous voyons que tous étaient autour de Jésus et ils admiraient ce qu'il faisait. Ceci me porte à penser que les hommes de tous les temps cherchent des signes, ils cherchent quelque chose qui les portes à croire au-delà de leurs doutes. Je regrette, mais je dois le dire, parfois on ne cherche pas un signe de la part de Dieu mais une magie. Je continue à voir, aujourd'hui comme alors, seulement notre incrédulité ou notre superficialité..... mais une vrai confiance sans rien demander est toujours plus difficile. Cela me console de savoir que cela a ainsi été toujours? Pour moi non, cela me pousse à désirer une foi meilleure pas basée sur des signes ou sur des confirmations, mais sur le Paroles de Dieu, sur des faits concrets qui ont signifié son amour pour nous. Pauvre Jésus...... il est homme il a peur, comme tous et ceci évidemment on le lit sur son visage, sur son pas fatigué, parce que Marc, en nous racontant le même épisode, nous dit que les disciples qui le suivaient avaient peur et ils ne suivaient pas un Jésus guerrier qui les incitait à la bataille mais un agneau doux qui s'offrait comme holocauste à sa destinée. Il pris ses apôtres il leur dit qu'il savait ce qu'il était en train d'arriver, qu'il aurait été capturé, et l'on se moquerais de lui, il serais flagellé et tué, mais que trois jours après il serait revenus à la vie. Certes comprendre que quelqu''un qui peut faire renaître de la mort, ils avaient vu Lazare revenir à la vie, il acceptait de mourir pour renaître, pour les pauvres apôtres cela n'avait pas de sens, mais de toute manière il avait tant confiance en lui qu'ils voulaient en partager la destinée. Mourir et renaître, c'est faire mourir l'homme vieux qui est en nous, pour renaître avec le Christ et le suivre vers sa destination qui est le Paradis. Ce n'est pas une voie facile, parce que boire son calice veut dire passer à travers la souffrance; suivre Jésus n'est pas suivre un puissant de la terre mais un qui est venu pour servir, pour s'offrir, pour donner tout ce qu'il avait pour nous, et la chose la plus précieuse est sa vie. Tout en Jésus est nouveau, tout a un but, de sa pauvre naissance dans une étable à sa mort en martyr sur la croix, tout cela parce qu'il nous aimes, et pendant que nous mortels nous nous remplissons souvent la bouche avec des mots d'amour, pendant que nous parlons dans le vide en disant "je donnerais la vie pour toi Jésus" lui il l'a donnée vraiment. Une dernière chose à remarquer dans l'évangile d'aujourd'hui, comme Jésus répond à ces apôtres qui s'étaient indignés contre Jacques et Pierre, il leur affirme que qui veut être le premier, le plus grand, sera celui qui s'humiliera pour servir..... au fond il ne dit jamais aux autres de faire quelque chose qu'il n'a pas fait en premier. Nous ne devons pas avoir peur de découvrir que la foi en Jésus ne nous portera pas à la gloire sur la terre, parce que ce serait une gloire vaine, mais nous devons aspirer à la gloire des cieux à laquelle nous arriverons en suivant Jésus jusqu'au bout.

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