venerdì 13 maggio 2016

(Gv 15,9-17) Non vi chiamo più servi, ma vi ho chiamato amici.

VANGELO DI SABATO 14 MAGGIO 2016
(Gv 15,9-17) Non vi chiamo più servi, ma vi ho chiamato amici.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni


In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».


Parola del Signore 

LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Spirito del Signore,e portami con te nell' amore ,perchè io possa sentire quanto è immenso quello che Dio prova per noi.


Le parole di Gesù, tornano anche oggi come pochi giorni fa, ed io vorrei che queste parole fossero ripetute tutti i giorni per quanto ne percepisco l'importanza"vi ho chiamato amici"!
Anche con i bambini del catechismo insisto molto su questo concetto, perchè Dio non ci ha voluto costringere, ma stringere in questo abbraccio cercando di farci capire a costo della sua vita, quanto ama tutti noi, anche quelli che secondo il giudizio umano sono irrecuperabili.
A volte mi sono trovata a parlare con delle persone che dicevano di non credere, di non voler avere nulla a che fare con Dio, e pur trovandoli ostili, ho cercato di vedere in loro quel qualcosa di buono, per fargli capire che anche in loro Dio vive, e per spingerli a socchiudere quella porta che per colpa della loro lontananza dalla fede, credevano fosse sbarrata per sempre.
Amarci tra di noi per essere di sostegno l' uno con l' altro e non d' intralcio questo è quello che i cristiani da sempre cercano di fare.
Ci riusciamo poco e male, perché vogliamo comunque sempre affermare noi stessi, le nostre ragioni e cercando la soddisfazione delle nostre ragioni, dimentichiamo che contano di più i meriti, ossia la preghiera, il silenzio e l'offerta di tutti i torti subiti ingiustamente, che sono vere e proprie pietre preziose per comperare le grazie di Dio che ci ha eletti per l'unico meritevole Gesù Cristo, a figli adottivi.
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3 commenti:

  1. VERSIONE IN SPAGNOLO DI GIOVEDì 14 MAGGIO
    Día litúrgico: 14 de Mayo: San Matías, apóstol
    Texto del Evangelio (Jn 15,9-17): En aquel tiempo, Jesús dijo a sus discípulos: «Como el Padre me amó, yo también os he amado a vosotros; permaneced en mi amor. Si guardáis mis mandamientos, permaneceréis en mi amor, como yo he guardado los mandamientos de mi Padre, y permanezco en su amor.

    »Os he dicho esto, para que mi gozo esté en vosotros, y vuestro gozo sea colmado. Este es el mandamiento mío: que os améis los unos a los otros como yo os he amado. Nadie tiene mayor amor que el que da su vida por sus amigos. Vosotros sois mis amigos, si hacéis lo que yo os mando. No os llamo ya siervos, porque el siervo no sabe lo que hace su amo; a vosotros os he llamado amigos, porque todo lo que he oído a mi Padre os lo he dado a conocer.

    »No me habéis elegido vosotros a mí, sino que yo os he elegido a vosotros, y os he destinado para que vayáis y deis fruto, y que vuestro fruto permanezca; de modo que todo lo que pidáis al Padre en mi nombre os lo conceda. Lo que os mando es que os améis los unos a los otros».

    MI REFLEJO
    ORACIÓN
    Ven, Espíritu del Señor, y me lleve con usted en el amor, porque puedo sentir lo grande que prueba de Dios para nosotros.

    Las palabras de Jesús, vuelven de nuevo hoy como hace unos días, y deseo que esas palabras se repitieron todos los días por lo que yo percibo la importancia "que he llamado amigos"!
    Incluso con los niños del catecismo gran énfasis en este concepto, ya que Dios no quería que a la fuerza, pero apretar en este abrazo tratando de hacernos entender a costa de su vida, porque nos ama, y lo mucho que nos ama a todos, incluso a los que de acuerdo con el juicio humano se hundió. A veces me encontré hablando con las personas que dijeron que no creían, que no quiere tener nada que ver con Dios, e incluso la búsqueda de ellos hostiles, traté de ver en ellos que algo bueno, para hacerle entender que incluso en su Dios vive, y para animarles a entrecerrar los ojos de esa puerta debido a su distancia de la fe, que se cree ser excluido para siempre.
    El amor entre nosotros para ser el apoyo a la una con la otra y no se interponen en el camino esto es lo que los cristianos siempre tratan de hacer.
    Podemos y mal, porque queremos siempre valer nosotros mismos, nuestras razones y buscando la satisfacción de nuestra razón, olvida que más importan los méritos, a saber, la oración, el silencio y ofrecen todas las injusticias sufrieron injustamente, que son verdaderas joyas para comprar la gracia de Dios que nos ha elegido para el único digno de Jesucristo, a Hijos adoptados.

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  2. VERSIONE IN INGLESE DI VENERDì 14 MAGGIO
    Liturgic day: May 14th: Saint Matthias, apostle
    Gospel text (Jn 15,9-17): Jesus said to his disciples, «As the Father has loved me, so I have loved you; remain in my love. You will remain in my love if you keep my commandments, just as I have kept my Father's commandments and remain in his love.
    I have told you all this, that my own joy may be in you and your joy may be complete. This is my commandment: love one another as I have loved you. There is no greater love than this, to give one's life for one's friends; and you are my friends if you do what I command you. I shall not call you servants any more, because servants do not know what their master is about. Instead I have called you friends, since I have made known to you everything I learned from my Father.
    You did not choose me; it was I who chose you and sent you to go and bear fruit, fruit that will last. And everything you ask the Father in my name, he will give you. This is my command, that you love one another».

    MY REFLECTION
    PRAYER
    Come, Spirit of the Lord, and take me with you in 'love, because I can feel how huge that God test for us.

    The words of Jesus, they come back again today as a few days ago, and I wish that those words were repeated every day as far as I perceive the importance "I have called you friends"!
    Even with the children of the catechism great emphasis on this concept, because God did not want to force, but tighten in this embrace trying to make us understand at the cost of his life, because he loves us, and how much he loves us all, even those who according to the human judgment are sunk. Sometimes I found myself talking to the people who said they did not believe, they do not want to have anything to do with God, and even finding them hostile, I tried to see in them that something good, to make him understand that even in their God lives, and to encourage them to squint that door because of their distance from faith, believed to be barred forever.
    Love between us to be supporting the one with the other and not get in the way this is what Christians always try to do.
    We can and badly, because we want to always assert ourselves, our reasons and looking for the satisfaction of our reason, forget that matter most the merits, namely prayer, silence and offer all the wrongs suffered unjustly, that They are real gems to buy the grace of God who chose us for the only worthy Jesus Christ, to adopted children.

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  3. VERSIONE IN FRANCESE DI VENERDì 14 MAGGIO 2016

    Jour liturgique : Temps de Pâques · Ascension du Seigneur (B)
    Martyrologe 14 mai: Saint Matthias, apôtre

    Texte de l’Évangile (Mc 16,15-20): Puis il leur dit: «Allez dans le monde entier. Proclamez la Bonne Nouvelle à toute la création. Celui qui croira et sera baptisé sera sauvé; celui qui refusera de croire sera condamné. Voici les signes qui accompagneront ceux qui deviendront croyants: en mon nom, ils chasseront les esprits mauvais ; ils parleront un langage nouveau; ils prendront des serpents dans leurs mains, et, s’ils boivent un poison mortel, il ne leur fera pas de mal; ils imposeront les mains aux malades, et les malades s’en trouveront bien».

    Le Seigneur Jésus, après leur avoir parlé, fut enlevé au ciel et s’assit à la droite de Dieu. Quant à eux, ils s’en allèrent proclamer partout la Bonne Nouvelle. Le Seigneur travaillait avec eux et confirmait la Parole par les signes qui l’accompagnaient.

    REFLEXION DE LELLA

    PRIERE : Viens ô Esprit du Seigneur, et porte-moi avec toi dans l’amour, pour que je puisse sentir combien est immense ce que Dieu éprouve pour nous…

    – Les Paroles de Jésus reviennent aujourd’hui comme il y a peu de jours, et je voudrais que ces Paroles fussent répétés tous les jours bien que j’en perçois l’importance “je vous est appelé mes amis!”.
    Même avec les enfants du catéchisme j’insiste beaucoup sur ce concept, parce que Dieu ne voulait pas nous contraindre, mais nous serrer dans cette embrassade en tâchant de nous faire comprendre au coût de sa vie, combien il nous aimes, et combien il nous aime tous, même ceux qui selon le jugement humain sont irrécupérables.
    Parfois je me suis trouvée à parler avec des gens qui disaient ne pas croire, et ne vouloir avoir rien à faire avec Dieu, et même je les trouvais hostiles, j’ai cherché à voir en eux quelque chose de bon, pour leur faire comprendre que en eux aussi Dieu vit, et pour les pousser à entrouvrir cette porte qui à cause de leur éloignement de la foi, ils croyaient qu”elle serait fermé pour toujours.
    Nous aimer entre nous pour être un soutien l’un pour l’autre et sans entrave ceci est ce que les chrétien depuis toujours cherchent à faire.
    Nous réussissons peu et mal, parce que nous voulons toujours de toute façon affirmer nous mêmes, nos raisons et en cherchant la satisfaction de nos raisons, nous oublions que les mérites ou la prière comptent plus, le silence et l’offre de tous les torts subies injustement, qui sont de véritables pierres précieuses pour avoir les grâces de Dieu qui nous a élus pour le seul et digne Jésus Christ, en fils adoptifs.

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