sabato 1 marzo 2014

SANTI é BEATI :

San Ceadda (Chad) di Lichfield Abate e vescovo
+ Lichfield, Inghilterra, 2 marzo 672
Patronato: Diocesi di Birmingham
Martirologio Romano: A Lichfield in Inghilterra, san Ceadda, vescovo, che nelle allora povere province della Mercia, del Lindsey e dell’Anglia meridionale, resse l’ufficio episcopale, impegnandosi ad amministrarlo secondo l’esempio degli antichi Padri in grande perfezione di vita.

San Ceadda (Chad) proveniva da una famiglia molto religiosa della Northumbria, della quale ben quattro fratelli divennero sacerdoti, due addirittura vescovi. Egli fu discepolo di Sant’Aidano di Lindisfarne, e proprio in quest’ultima città soggiornò per un certo periodo e ricevette dal suo maestro un’ottima formazione. Ancora in giovane età, si trasferì in Irlanda, dove insieme al compagno Egberto visse da monaco, immerso nella preghiera, nel digiuno e nella meditazione delle Sacre Scritture. Ricevette l’ordinazione presbiterale probabilmente una volta tornato in Inghilterra. Nulla sappiamo di preciso sulla sua vita sino alla morte del fratello San Cedda. Quest’ultimo predicò il Vangelo agli angli del centro, fu pi vescovo ed apostolo dei sassoni orientali ed infine fondò ed amministrò il monastero di Lastingham, che poi lasciò in eredità al fratello.
Il nuovo abate si ritrovò ben presto nel mezzo di una intricata questine politica, che coinvolse i sovrani dei regni vicini e dei principali monasteri, ma che sarebbe lungo ed inutile riportare nei dettagli. Da ciò Ceadda ne ricavò la consacrazione episcopale, non solo in base a calcoli fatti a tavolino, ma proprio perchè nessuno dubitava sulla sua santità e sulle lodevoli qualità, come ebbe a testimoniare nelle sue memorie anche San Beda il Venerabile. Sorserò però dei dubbi sulla legittimità della sua nomina e della sua ordinazione, contestata da San Vilfrido che si rivolse al nuovo arcivescovo San Teodoro di Tarso dal quale ebbe pieno appoggio. Ceadda non esitò allora a farsi da parte per obbedienza ed umiltà, ma Teodoro commosso dalla sua reazione, convalidò la consacrazione episcopale di Ceadda, che comunque preferì ritirarsi a vita monastica presso Lastingham.
Quando però ben presto la Mercia rimase senza vescovi, Teodoro richiamò nuovamente Ceadda che prese possesso della sede di Lichfield. Vicino alla cattedrale il santo fece edificare un luogo ove portersi ritirare in preghiera con altri monaci quando era libero da altri impegni. Ricevette inoltre in dono un terreno presso Ad Barvae, probabilmente l’odierna Barrow nella contea di Lindsey, ove fondare un nuovo monastero. Annunciò in anticipo ai frati la prossimità della sua scomparsa, persuadendoli a vivere in pace con tutto e con tutti, rimanendo fedeli alle regole monastiche apprese da lui e dai suoi predecessori. Spirò infine il 2 marzo 672, dopo aver ricevuto la comunione sotto le due specie, a causa di quella tremenda epidemia di peste che parecchie vittime aveva già mietuto tra i suoi fedeli.
Il suo vecchio amico Egberto asserì che fu vista l’anima di Cedd scendere dal cielo assieme ad uno stormo di angeli per scortare il fratello verso la vita eterna. Dopo una primitiva sepoltura, le sue spoglie furono traslate ove oggi sorge la cattedrale di Lichfield. Su entrambe le tombe si verificarono numerosi miracoli, grazie ai quali il suo culto si diffuse ampiamente. Con le invasioni normanne si pensò che le reliquie fosse andate perdute, ma alcune di esse nel 1839 furono rinvenute e deposte sopra l’altar maggiore della nuova cattedrale di Birmingham, di cui divenne patrono. Il nome di San Chad figura nei calendari e nelle litanie anglosassoni e ad esso vennero dedicate parecchie chiese medioevali nell’Inghilterra centrale.


Autore:
Fabio Arduino

Nessun commento:

Posta un commento