venerdì 3 gennaio 2014

Angela da Foligno e il suo lungo cammino

Angela da Foligno e il suo lungo cammino

Angela da Foligno e il suo lungo cammino



2013-11-01 L’Osservatore Romano
"Il Signore ha disposto che, dopo un’attesa durata secoli, fosse un Papa che ha assunto il nome di Francesco a estendere alla Chiesa universale il culto liturgico in onore della beata Angela, iscrivendola nel catalogo dei santi" scrive monsignor Gualtiero Sigismondi, vescovo di Foligno. Era stato Benedetto XVI ad autorizzare la Congregazione delle cause dei santi a dare una forte accelerazione al processo di canonizzazione della grande mistica folignate, vissuta nella seconda metà del Duecento, derogando alla comune prassi in virtù di un culto antico, universale e ininterrotto. Il cammino di conversione di Angela, che proprio ad Assisi diventerà un itinerario d’altura, è un percorso di progressiva spoliazione: dalle cose, dagli affetti, da se stessa.  Entrando nello “spessore” della Croce, Angela ha sperimentato qualcosa di analogo a quello che accade quando si guardano le finestre con vetrate istoriate: viste dall’esterno appaiono scure, pesanti, addirittura tetre; osservate dall’interno, riflettendo la luce che le attraversa, prendono vita e rivelano tutto il loro splendore. "Non sarà facile chiamarla con il titolo di santa - continua Sigismondi -  perché le labbra hanno preso l’abitudine a invocarla come beata, e tuttavia i cuori dei suoi devoti l’hanno sempre conosciuta come santa. Se sarà inevitabile fare qualche lapsus è bello ricordare che anche due Pontefici, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, l’hanno chiamata santa. Più che di un lapsus si è trattato, in entrambi i casi, di un segno premonitore. La grande mistica nasce intorno al 1248, a Foligno dove fino all’età di trentasette anni conduce una comune vita di sposa e di madre finché — tramite i frati minori del locale complesso minoritico e  i membri dell’ordine della penitenza — non viene a contatto con san Francesco, suo interlocutore privilegiato in diversi colloqui e in visioni. "In un primo momento - scrive Mario Sensi -  Angela si fa beffe del beato Pietro Crisci, un penitente che vive recluso nella cella campanaria della cattedrale di San Feliciano; poi rimane molto colpita dalla serenità spirituale di quest’uomo e incomincia ad averlo in grande stima e venerazione e a sentirsi attratta dalla sua radicale esperienza evangelico-francescana".
E sarà proprio un libro dedicato ad Angela -  un e-book che ripropone parte del volume di Fortunato Frezza "Liber Lelle. Il libro di Angela da Foligno nel testo del codice di Assisi con versione italiana, note critiche e apparato biblico tratto dal codice di Bagnoregio" (Firenze, Edizioni del Galluzzo per la Fondazione Ezio Franceschini, 2012)  - ad inaugurare la collana digitale «Medi@evi» della Sismel, la Società internazionale per lo studio del medievo latino.

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