lunedì 9 dicembre 2013

SANTI é BEATI :

San Giovanni Roberts Sacerdote e martire
Trawsfynedd, Galles, 1577 - Tyburn, Inghilterra, 10 dicembre 1610
Martirologio Romano: Sempre a Tyburn, diciannove anni dopo, san Giovanni Roberts, dell’Ordine di San Benedetto, e beato Tommaso Somers, sacerdoti e martiri, che, condannati sotto il re Giacomo I per il loro sacerdozio, furono appesi allo stesso patibolo insieme a sedici malfattori.

John Roberts nacque nel 1577 a Trawsfynedd, nel Galles centrale. Le notizie sulla sua famiglia sono incerte. Intraprese gli studi con l’aiuto di un anziano sacerdote e, sebbene fu educato come un protestante, era però sempre cattolico nel cuore, come egli stesso ebbe ad affermare. All’età di diciannove anni entrò nel collegio di Saint-John in Oxford, ove ancora risiedeva William Laud, e divise l’alloggio con John Jones di Llanfrynach, in seguito noto come Padre Leandro di San Martino. Il Roberts era evidentemente alla ricerca della sua vocazione: non concluse gli studi ad Oxford, probabilmente per non dover pronunziare il giuramento di supremazia, disconoscendo così l’autorità papale sulla Chiesa inglese. Trascorse allora qualche settimana a Furnivall’s Inn dove studiò diritto, poi insegnò in una scuola letteraria, indirizzando gli studenti a Douai, che anch’egli raggiunse poi nel 1598.
Nel giugno di quell’anno fu ufficialmente accolto in seno alla Chiesa cattolica nel corso di una cerimonia officiata dal canonico Luigi Godeberto a Notre-Dame-de-Paris. S’iscrisse poi al collegio inglese di Valladolid, in Spagna, e sempre in tale città entrò nel monastero reale di San Benito, ove ricevette l’abito benedettino assumendo il nome religioso di Fratel Giovanni di Merioneth. Qui presto lo raggiunse anche il vecchio amico John Jones ed insieme pronunciarono i voti nel 1560 nel monastero di San Martino a Compostella.
I benedettini spagnoli erano tenuti alla clausura perpetua e pare perciò improbabile che abbiano preso parte alla missione in Inghilterra. Tuttavia è un dato di fatto che il 27 febbraio 1601 il Beato Marco Barkworth, fondatore e capo del movimento benedettino tra gli studenti inglesi di Valladolid, fu martirizzato a Tyburn, presso Londra. In seguito ad alcune petizioni, nel 1602 papa Clemente VIII permise ai benedettini di Valladolid e Montecassino di partecipare alla missione in terra inglese. Agli inizi dell’anno seguente John Roberts partì per l’isola con Padre Agostino Bradshaw. I due impiegarono tre mesi per raggiungere Londra e, nonostante i travestimenti con cappelli piumati, giubbetti e spade, ben presto furono arrestati e deportati.
Si susseguirono nei loro confronti ripetuti arresti, imprigionamenti, rilasci ed esili. Alcune settimana dopo fece ritorno a Londra, colpita d auna terribile epidemia, destando in tutti ammirazione per l’assistenza offerta agli ammalati. Divenne noto come il “parroco di Londra” e riuscì a convertire parecchie persone. Nella primavera del 1604 fu arrestato mentre stava per imbarcarsi alla volta del continente, ma agli occhi dei suoi persecutori parve più giovane e non pensandolo sacerdote lo rilasciarono. Continuò allora a svolgere il suo ministero sino al 5 novembre 1605, quanto dopo la scoperta della Congiura delle polveri vi fu una retata di cattolici. Padre John Roberts fu arrestato in casa della moglie del Beato Thomas Percy, uno dei cospiratori, e questa volta venne rinchiuso nella prigione di Gatehouse preso Westminster. Fu poi comunque trovato un compromesso grazie all’ambasciatore francese e Padre Roberts fu liberato ed esiliato.
Questa volta rimase all’estero per oltre un anno e fondò il convento di Douai per i monaci inglesi della congregazione di Valladolid, odierna abbazia di San Gregorio a Downside. Verso la fine del 1607 fece ritorno in Inghilterra, ove per la quarta volta “cadde nelle mani dei cacciatori di preti” e fu interrogato, ma rifiutò fermamente di pronunciare il giuramento dell’alleanza. Fuggito dalla prigione e poi di nuovo arrestato, sepre con l’aiuto dell’ambasciatore francese fu ancora esiliato. Si recò prima in Spagna e poi a Douai. In occasione di una seconda epidemia di peste che colpì l’Inghilterra, all’inizio del 1610 John Roberts tornò per l’ultima volta sull’isola per prestare soccorso.
Il 2 giugno di quell’anno fu però reso pubblico un proclama parlamentare che obbligava i cattolici a lasciare l’Inghilterra entro un mese. Su tale periodo non vi è molta certezza sulla sorte del Roberts, ma comunque nella prima domenica d’Avvento fu definivamente arrestato mentre stava terminando di celebrare l’Eucaristia in una abitazione privata con altri cinque sacerdoti. Gli ufficiali irruppero all’improvviso ed i sacerdoti allora smantellarono l’altare, spensero le luci e si nascosero in cantina. Furono però scoperti con ancora indisso i paramenti sacri e così trascinati per strada sino a Newgate.
Nel processo John Roberts fu imputato con un altro sacerdote, Thomas Somers, ed entrambi rifiutarono di sottomettersi alla nuova Chiesa inglese scismatica. Padre Roberts affermò di essere tornato in quel paese “per salvare le anime” e che avrebbe “continuato a farlo per tutta la vita”. Il vescovo anglicano di Londra lo definì un disturbatore e sobillatore del popolo, scatenando la reazione del sacerdote benedettino che replicò che se realmente egli avesse avuto ragione, “allora gli avi erano stati ingannati da Sant’Agostino, apostolo degli inglesi, inviato in Inghilterra dal papa di Roma, San Gregorio Magno. [...] Io sono stato inviato qui dalla stessa Sede apostolica che mandò lui in missione”. Ordinatogli di tacere, sferrò un attacco contro il clero che aveva accettato di sottoscrivere le decisioni della regina.
Entrambi furono ritenuti colpevoli e condannati a morte e la mattina seguente, 10 dicembre 1610, furono trasportati a Tyburn e qui impiccati. Le loro teste furono poi esposte sul Ponte di Londra, mentre i corpi furono seppelliti a Tyburn. In seguito però le sue reliquie andarono purtroppo perse. John Roberts è stato beatificato nel 1929 e poi canonizzato da Papa Paolo VI il 25 ottobre 1970 unitamente ai Quaranta Martiri d’Inghilterra e Galles.

Autore:
Fabio Arduino

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