giovedì 31 ottobre 2013

(Mt 5,1-12) Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.

VANGELO 
(Mt 5,1-12) Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. 
+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:«Beati i poveri in spirito,perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto,perché saranno consolati. Beati i miti,perché avranno in eredità la terra.Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,perché saranno saziati. Beati i misericordiosi,perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore,perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace,perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia,perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
 Parola del Signore
Immagine in linea 1

LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Ti prego o Spirito Santo,stammi vicino,fin dentro il cuore,e insegnami Gesù,dammi la chiave per aprire alla comprensione la mia mente,perché tutto quello che vuoi che io capisca possa entrare in questo mio cervellino striminzito.
Ricorrenza di tutti i Santi!
Non vi nego che provo una sana invidia per chi riesce ad avvicinarsi alla figura del Cristo e ad abbracciare la croce in questo modo meraviglioso, mentre la maggior parte di noi prova solo dolore, stanchezza e rifiuto per ogni minima cosa non gradita.
Il nostro non accettare quello che Dio ci dona, solo perché non è quello che vorremmo, è un rifiuto di amarci e di scoprirci meravigliosi, così come lo siamo agli occhi di Dio.
Ognuno di noi è un prodigio, un capolavoro d’amore che a volte sfugge ai nostri e agli altrui occhi distratti, ma il nostro metro di valutazione si ferma solo all’apparenza; eppure in fondo in fondo, siamo poi talmente soddisfatti di noi che la cosa più difficile è cambiare, imparare a vivere da figli di Dio e non del mondo, in parole povere, convertirci.
Beati… I poveri di spirito non sono coloro che sono limitati intellettualmente, ma le persone coscienti della loro miseria spirituale. Davanti a Dio non abbiamo nessun merito da far valere. Abbandonare le nostre pretese, riconoscere davanti a lui il nostro fallimento morale, è la via obbligata per scoprire l’amore di Dio.
Beati quelli che piangono, se gli “afflitti” sanno confidare a Dio il proprio dolore e consegnarlo a Lui. In questa consegna di fede e fiducia è già la loro consolazione.
 Beati i miti..perché erediteranno la terra. Questa è la promessa che il Signore ci fa, ma Gesù ha fatto ben più che darci un esempio di mitezza e pazienza eroica; ha fatto della mitezza e della non violenza il segno della vera grandezza. Questa non consisterà più nell’ elevarsi solitari sugli altri, sulla massa, ma nell’ abbassarsi per servire ed elevare gli altri. Sulla croce, dice Agostino, egli rivela che la vera vittoria non consiste nel fare vittime, ma nel farsi vittima.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. La parola "giustizia" richiama il rispetto dei diritti umani, ma ma essa viene come conseguenza di una giustizia più ampia che implica l'armonia dei rapporti, la concordia, la pace. Con la fame e la sete  Matteo ci introduce in un più ampio desiderio che  la fame dell'uomo è fame di Dio, il solo che può saziarlo pienamente, come ha ben capito sant'Agostino che, all'inizio delle Confessioni, scrive la famosa frase: "Ci hai fatti per te, e il nostro cuore non ha posa finché non riposa in te"  Gesù stesso ha detto: "Chi ha sete venga a me e beva" . Lui, a sua volta, si è cibato della volontà di Dio. Giustizia, nel senso biblico, significa dunque vivere in conformità al progetto di Dio sull'umanità: l' ha pensata e voluta come una famiglia unita nell'amore.
Beati i misericordiosi,perché troveranno misericordia. Essere misericordiosi diventa così un aspetto essenziale dell’essere “a immagine e somiglianza di Dio”. “Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro” (Lc 6, 36) è una parafrasi del famoso: “Siate santi perché io, il Signore, Dio vostro, sono santo” (Lev 19, 2). Gesù dice: “Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia” e nel Padre nostro ci fa pregare: “Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori” Dice anche: “Se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe” (Mt 6, 15). Queste frasi potrebbero indurre a pensare che la misericordia di Dio verso di noi è un effetto della nostra misericordia verso gli altri, ed è proporzionata ad essa.
Beati i puri di cuore,perché vedranno Dio. Nella discussione sul puro e l' impuro Gesù dice che non sono le cose esterne e materiali che rendono impuri. Così pensavano i farisei, che avevano una concezione materialistica della purezza. Essi identificavano il puro con il pulito, perciò si lavavano e facevano tante abluzioni rituali; inoltre ritenevano impuri anche alcuni cibi, evitavano di mangiarli e li proibivano agli altri. Come ancora oggi fanno gli ebrei e i mussulmani con la carne di maiale e altri animali.
Gesù invece dichiara che la purezza è un fatto interiore e spirituale. Ciò che corrompe e rende impuri, non sono le cose materiali, ma il peccato; non è ciò che viene a contatto con l'uomo dal di fuori, ma ciò che dall'interno determina i comportamenti personali di ciascuno. «Tutto ciò che entra nell'uomo dal di fuori non può contaminarlo», perché gli entra nello stomaco, non nell'anima. «Ciò che esce dall'uomo, questo contamina l'uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, adulteri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l'uomo» (Marco 7,18.20-22).
Beati gli operatori di pace perché saranno chiamati figli di Dio”: significa coloro che lavorano per la pace, che “fanno pace”. Non tanto, però, nel senso che si riconciliano con i propri nemici, quanto nel senso che aiutano i nemici a riconciliarsi. “Si tratta di persone che amano molto la pace, tanto da non temere di compromettere la propria pace personale intervenendo nei conflitti al fine di procurare la pace tra quanti sono divisi ” Operatori di pace non è dunque sinonimo di pacifici, cioè di persone tranquille e calme che evitano il più possibile i contrasti (questi sono proclamati beati da un’altra beatitudine, quella dei miti); non è sinonimo neppure di pacifisti, se per pacifisti si intendono quelli che si schierano contro la guerra (più spesso, contro uno dei contendenti in guerra!), senza fare nulla per riconciliare tra loro i contendenti. Il termine più giusto è pacificatori. Dio stesso, non un uomo, è il vero e supremo “operatore di pace”. Proprio per questo quelli che si adoperano per la pace sono chiamati “figli di Dio”: perché somigliano a lui, imitano lui, fanno quello che fa lui.
Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Cristo non ha illuso i suoi discepoli, non ha promesso successi e trionfi, ma ha additato con chiarezza la stessa via battuta da lui: contraddizioni, odi, persecuzione, morte di croce. Chi si mette alla sequela di Cristo, se vuol essere nel vero, non può aspettarsi altro. Tuttavia ciò non vuol dire essere pessimisti, né scoraggiarsi o vivere nella tristezza, perché mentre Gesù preannuncia ai discepoli le persecuzioni, li proclama beati. « Beati quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e diranno, mentendo, ogni sorta di male contro di voi » (Mt 5,11).  Anzi è questa l’unica beatitudine ripresa e sviluppata in più versetti quasi per persuadere i discepoli di quello che all’ occhio umano è un vero controsenso: ritenersi beati quando si soffre. Certo l’essere beati non consiste direttamente nella persecuzione, che è sempre reale sofferenza fisica e morale, ma nel fatto che questo patire è pegno di beatitudine eterna.« Rallegratevi ed esultate , dice Gesù  , perché grande è la vostra ricompensa ».
Mingardi Lella

8 commenti:

  1. REFLEXION DE LELLA
    PRIERE : "Je te prie O Esprit Saint reste près de moi, jusque dans mon coeur, et enseigne-moi Jésus, donne-moi la clé pour ouvrir mon esprit à la compréhension, pour que tout ce que tu veux que je comprenne puisse entrer dans mon cerveau étriqué. Récurrence de tous les Saints!"
    - Je ne vous nie pas que j'éprouve une envie saine pour celui qui réussit à se rapprocher de l'illustration du Christ et à enlacer la croix de cette manière merveilleuse, pendant que le plus grand de nous éprouve seulement douleur, fatigue et refus pour chaque moindre chose non appréciée.
    Nôtre non acceptation de ce que Dieu nous donne, seulement parce que ce n'est pas ce que nous voudrions, est un refus de nous aimer et de nous découvrir merveilleux, comme nous sommes aux yeux de Dieu.
    Chacun de nous suis un prodige, un chef-d'oeuvre d'amour qui parfois fuit aux yeux distraits d'autrui et les nôtres, mais notre mètre d'évaluation s'arrête seulement à l'apparence; pourtant ensuite nous sommes au fond tellement satisfaits de nous, que la chose la plus difficile est de changer, d"apprendre à vivre en fils de Dieu et pas du monde, en Paroles pauvres, nous convertir.
    Bienheureux....... les pauvres d'esprit ils ne sont pas ceux qui sont limités intellectuellement, mais des gens conscients de leur misère spirituelle. Devant Dieu nous n'avons aucun mérite à faire valoir. Abandonner nos prétentions, reconnaître devant lui notre faillite morale, c'est la voie obligée pour découvrir l'amour de Dieu.

    RispondiElimina
  2. SUITE
    Bienheureux ceux qui pleurent, si les "affligés" savent confier à Dieu leur propre douleur et la lui remettre. Cette remise de foi et de confiance est déjà leur consolation.
    Bienheureux les mythes..parce qu'ils hériteront la terre. Ceci est la promesse que le Seigneur nous fait, mais Jésus a fait bien plus que nous donner un exemple de douceur et de patience héroïque; il a fait de la douceur et de la pas violence le signe de la vraie grandeur. Celle-ci ne consistera plus à s'élever solitaires sur les autres, sur la masse, mais à se baisser pour servir et élever les autres. Sur la croix, Augustin révèle que la vraie victoire ne consiste pas à faire des victimes, mais à se faire victime.
    Bienheureux ceux qui ont faim et soif de justice, parce qu'ils seront rassasiés. Le mot "Justice" rappelle le respect des humain droits, mais vient comme conséquence d'une justice plus ample qui implique l'harmonie des rapports, la concorde, la paix. Avec la faim et la soif Mathieu nous introduit plus en un désir ample que la faim de l'homme c'est la faim de Dieu, la seul qui peut le rassasier complètement, comme saint Augustin à bien compris entendu que, au début des Aveux, il écrit la phrase célèbre: Tu nous as fait "pour toi, et notre coeur n'a pas de pose tant qu'il ne repose pas en toi" Jésus lui même a dit: "Que celui qui a soif vienne à moi et boive." Lui à son tour c'est nourri de la volonté de Dieu. Justice, dans le sens biblique, cela signifie vivre en conformité avec le projet de Dieu sur l'humanité donc: il l'a pensée et voulue comme une famille unie dans l'amour.
    Bienheureux les miséricordieux, parce qu'ils trouveront miséricorde. Être miséricordieux devient ainsi un aspect essentiel de l'être à l'image et la ressemblance de "Dieu." "Soyez miséricordieux, comme votre Père est miséricordieux", Lc 6,36 c'est une paraphrase du célèbre: "Soyez saints parce que, le Seigneur, votre Dieu est saint", Lev 19,2). Jésus dit: "Bienheureux les miséricordieux, parce qu'ils trouveront miséricorde" et dans le notre Père il nous fait prier: "Remets nous nos dettes, comme nous les remettons à nos débiteurs" il dit aussi: "Si vous ne pardonnez pas aux hommes, votre Père ne vous pardonnera pas vos fautes" non plus, Mt 6,15). Ces phrases pourraient induire à penser que la miséricorde de Dieu envers nous est un effet de notre miséricorde envers les autres, et elle en est proportionnée.
    Bienheureux les purs de coeur, parce qu'ils verront Dieu. Dans la discussion sur le pur et l'impur Jésus dit que ce ne sont pas les choses extérieures et matérielles qui rendent impurs. Les pharisiens pensaient ainsi qu'ils avaient une conception matérialiste de la pureté. Ils identifiaient le pur avec le propre, donc ils se lavaient et ils faisaient beaucoup d'ablutions rituelles; ils croyaient impurs même quelques nourritures en outre, ils évitaient de les manger et ils les interdisaient aux autres.
    Comme font encore aujourd'hui les Juifs et les mussulman avec la viande de cochon et autres animaux.

    RispondiElimina
  3. SUITE
    Jésus déclare par contre que la pureté est un fait intérieur et spirituel. Ce qui corrompt et rend impur, ce ne sont pas les choses matérielles mais le péché; ce n'est pas ce qu'il vient au contact avec l'homme du dehors, mais ce que de l'intérieur détermine le comportement personnels de chacun. "Tout ce qui rentre dans l'homme du dehors ne peut pas le contaminer, parce qu'il entre dans l'estomac, et non dans l'âme.
    Ce que sort de l'homme, contamine l'homme. en dedans en effet, c'est-à-dire les mauvaises intentions sortent: du coeur des hommes, fornications, vols, meurtres, adultère, convoitises, méchanceté, duperie, impudeur, envie, calomnie, orgueil, sottise. Toutes ces mauvaises choses viennent du dehors et contaminent l'homme", Marc 7,18.20-22).
    Bienheureux les opérateurs de paix parce qu'ils seront appelés fils de Dieu": cela signifie ceux qui travaillent pour la paix qui "font la paix." Pas beaucoup, cependant, dans le sens qui se réconcilient avec leurs propres ennemis, combien dans le sens qui aident à se réconcilier. Il s'agit de gens qui aiment beaucoup la paix, jusqu'à ne pas craindre de compromettre sa propre paix personnelle en intervenant dans les conflits afin de procurer la paix entre ceux qui sont divisés"
    Opérateur de paix n'est donc pas synonyme de calmes, c'est-à-dire de gens tranquilles et calmes qui évitent le plus possibles les contrastes, ceux-ci sont proclamés bienheureux par une autre béatitude, celle des mythes, ce n'est pas un synonyme non plus de pacifistes, si par pacifistes on entend ceux qui se rangent contre la guerre, plus souvent, (contre un des adversaires en guerre!), sans rien faire pour réconcilier entre eux les adversaires. Le terme le plus juste est réconciliateur. Dieu lui même, est le vrai et suprême "opérateur de paix." pas un homme. Justement pour cela ceux qui se prodiguent pour la paix son appelé "fils de Dieu": parce qu'ils lui ressemblent, ils l'imitent, ils font ce qu'il fait Lui.
    Bienheureux les persécuté pour la justice, parce que d'eux c'est le royaume des cieux. Christ n'a pas abusé ses disciples, il n'a pas promis succès et triomphes, mais il a montré avec clarté la même voie battue par lui: contradictions, haines, persécution, mort en croix. Qui se met à la suite du Christ, s'il veut être dans le vrai, il ne peut attendre autre chose. Cependant ceci ne veut pas dire être pessimiste, ni se décourager ou vivre dans la tristesse, parce que pendant que Jésus annonce aux disciples les persécutions, il les proclame bienheureux. " Bienheureux quand ils vous insulteront, quand ils vous persécuteront et ils diront, en mentant, toute sorte de mal contre vous" , Mt 5,11).
    C'est celle-ci l'unique béatitude reprise et développée en plusieurs versets presque pour convaincre les disciples de ce qui à l'oeil humain est un vrai contresens: se considérer bienheureux quand il souffre. Certainement l'être bienheureux ne consiste pas dans la persécution qui est toujours directement souffrance physique et morale réelle, mais dans le fait que souffrir est gage de béatitude éternelle." "Réjouissez-vous et exultez, dit Jésus, parce que grande est votre récompense."

    RispondiElimina
  4. MI REFLEXIÓN
    ORACIÓN
    Por favor, Espíritu Santo, quédate cerca de mí, justo en el corazón, y enséñame a Jesús, dame la llave para abrir la mente para entender, porque todo lo que quieras que yo entendiera mi pequeño cerebro puede entrar en este cutre.
    La recurrencia de Todos los Santos!
    No niego que me siento una envidia sana para las personas que pueden acercarse a la figura de Cristo y abrazar la cruz en este maravilloso camino, mientras que la mayoría de nosotros nos sentimos sólo el dolor, la fatiga y el rechazo por cada pequeña cosa que no me gusta.
    No aceptamos lo que Dios nos da, sólo porque no es lo que queremos, es un rechazo del amor y maravilloso que nos descubre, ya que estamos en los ojos de Dios.
    Cada uno de nosotros es una maravilla, una obra maestra del amor que a veces escapa a los ojos distraídos y para otros, pero nuestro criterio se detiene sólo en la apariencia, pero en el fondo, entonces estamos muy contentos con nosotros que el lo más difícil es cambiar, aprender a vivir como hijos de Dios y no del mundo, en otras palabras, ser convertido.
    Los pobres de espíritu ... Bienaventurados los que son intelectualmente limitado, pero las personas conscientes de su pobreza espiritual. Ante Dios no tenemos ningún mérito a afirmar. Abandonar nuestras demandas, le confesaré delante de nuestro fracaso moral, es el medio necesario para descubrir el amor de Dios.
    Bienaventurados los que lloran, si el fideicomiso "afligidos" en Dios conoce tu dolor y lo entregan a él en esta entrega de la fe y la confianza que ya es su consuelo.
    Bienaventurados los mansos, .. porque ellos heredarán la tierra. Esta es la promesa que el Señor hace, pero Jesús hizo mucho más que darnos ejemplo de mansedumbre y paciencia heroica; hecho de mansedumbre y de la no violencia el signo de la verdadera grandeza. Esto ya no será solo en el lugar, por encima de la multitud, pero en el otoño para servir y elevar a los demás. En la cruz, dice San Agustín, revela que la verdadera victoria no consiste en hacer víctimas, sino en hacerse víctima.
    Bienaventurados los que tienen hambre y sed de justicia, porque ellos serán saciados. La palabra "justicia" para la observancia de los derechos humanos, pero sino que se presenta como resultado de una mayor justicia que implica una relación armoniosa, la armonía, la paz.
    Con hambre y sed Mateo nos presenta a un deseo más amplio que el hambre del hombre tiene sed de Dios, el único que puede satisfacer plenamente, como Agustín entiende que, en el inicio de las Confesiones, que escribió la famosa frase : "Nos has hecho para ti, y nuestro corazón está inquieto hasta que descanse en ti" Jesús mismo dijo: "El que tiene sed, venga a mí y beba." Él, a su vez, ha estado comiendo la voluntad de Dios
    Justicia, en el sentido bíblico, entonces, significa vivir según el plan de Dios para la humanidad: la planificada y querida como una familia unida en el amor.
    Bienaventurados los misericordiosos, porque ellos alcanzarán misericordia. Ser misericordiosos se convierte así en un aspecto esencial del ser "a imagen y semejanza de Dios." "Sed misericordiosos, como también vuestro Padre es misericordioso" (Lc 6, 36) es una paráfrasis del famoso: "Sed santos, porque yo, el Señor, vuestro Dios, soy santo" (Lev 19, 2). Jesús dice: "Bienaventurados los misericordiosos, porque ellos alcanzarán misericordia" y en el Padre Nuestro nos hace orar: "Perdónanos nuestras deudas, como también nosotros perdonamos a nuestros deudores" También dice: "Si no perdonáis a los hombres, tampoco vuestro Padre perdone sus pecados "(Mt 6, 15). Estas frases podrían llevar a pensar que la misericordia de Dios hacia nosotros es un efecto de nuestra misericordia hacia los demás, y es proporcional a la misma.

    RispondiElimina
  5. CONTINUA
    Bienaventurados los de limpio corazón, porque ellos verán a Dios En el debate sobre lo puro y lo impuro Jesús dice que no son las cosas externas y materiales que hacen impuro. Así que pensó que el fariseos, que tenía una concepción materialista de la pureza. Se identifican con la pura y limpia, por lo que lavan y se hicieron muchas abluciones rituales, también se consideran impuros incluso algunos alimentos, evitar comer y les prohibieron a los demás. ¿Cómo lo siguen haciendo Judios y musulmanes con carne de cerdo y otros animales.
    En cambio, Jesús declara que la pureza es un interior y espiritual. Lo que corrompe y me convierte en impuro, no son cosas materiales, pero el pecado no es lo que entra en contacto con el hombre desde el exterior, pero dentro de lo que determina el comportamiento personal de cada uno. "Cualquier cosa que entra en el hombre desde fuera no se le pueda contaminar", porque entra en el estómago, no el alma. "Lo que sale del hombre, eso contamina al hombre.
    Porque de dentro, del corazón de los hombres, salen los malos pensamientos, fornicaciones, los robos, los homicidios, los adulterios, las avaricias, las maldades, el engaño, el libertinaje, la envidia, la maledicencia, la soberbia, la insensatez. Todas estas maldades de dentro salen, y contaminan al hombre "(Marcos 7,18.20-22).
    Bienaventurados los pacificadores , porque ellos serán llamados hijos de Dios " : significa aquellos que trabajan por la paz, que" hacer la paz " . No es así, sin embargo, en el sentido de ser reconciliado con los enemigos, como en el sentido de ayudar a los enemigos a reconciliarse . " Estas son personas que son muy aficionados a la paz , siempre y cuando no hay temor de poner en peligro su propia paz personal interviene en los conflictos con el fin de obtener la paz entre los que están divididos " pacificadores tanto, no es sinónimo de gente pacífica y tranquila , y eso es calma que evitar en la medida de lo posible, los contrastes ( que son proclamados bendecidos por otra bienaventuranza , uno de los mitos ) , ni siquiera es sinónimo de paz , si la paz son los que están en contra de la guerra (con mayor frecuencia , en contra de uno de los en una guerra !) , sin hacer nada para reconciliar a los combatientes. El término más correcto es chupete. Dios , no el hombre, es el verdadero y supremo " pacificador ". Precisamente por esta razón que los que trabajan por la paz son llamados "hijos de Dios " porque se asemejan , imitarlo , no lo que hace.
    Bienaventurados los perseguidos por causa de la justicia , porque de ellos es el reino de los cielos. Cristo ha engañado a sus discípulos , él no prometió éxitos y triunfos , pero señaló claramente el mismo camino trillado por él , las contradicciones , el odio , la persecución y muerte de cruz. Los que se dispuso a seguir a Cristo , si es que quiere estar en la verdad, no se puede esperar más . Sin embargo , esto no significa ser pesimista o desalentado o viven en la tristeza, porque mientras Jesús anuncia a sus discípulos , persecución , proclamar bienaventurados . " Bienaventurados seréis cuando os injurien, y os persigan y digan , la mentira, toda clase de mal contra vosotros " ( Mt 05:11 ) .
    De hecho, esta es la única bienaventuranza asumido y desarrollado en más versos casi por persuadir a los discípulos de lo que el ojo humano es una verdadera contradicción : se considera bendecido cuando sufrimos . Por supuesto que no va a ser bendecido directamente en la persecución , que es siempre un sufrimiento físico y moral real, sino en el hecho de que este sufrimiento es una promesa de felicidad eterna. " Alegraos y regocijaos , dice Jesús, porque grande es su recompensa. "

    RispondiElimina
  6. MY REFLECTION
    PRAYER
    Please, O Holy Spirit, stay close to me, right into the heart, and teach me Jesus, give me the key to open my mind to understand, because everything you want me to understand my little brain can come into this skimpy.
    Recurrence of All Saints!
    Do not deny that I feel a healthy envy for people who can get closer to the figure of Christ and to embrace the cross in this wonderful way, while most of us feel only pain, fatigue and rejection for every little thing you do not like.
    We do not accept what God gives us, only because it is not what we want, it is a refusal to love and wonderful to discover us, as we are in God's eyes.
    Each of us is a marvel, a masterpiece of love that sometimes escapes our eyes distracted and to others, but our yardstick stops only in appearance, yet deep down, then we are so happy with us that the most difficult thing is to change, learn to live as children of God and not the world, in other words, be converted.
    The poor in spirit ... Blessed are those who are intellectually limited, but people conscious of their spiritual poverty. Before God we have no merit to assert. Abandon our demands, acknowledge before him our moral failure, it is the necessary way to discover the love of God.
    Blessed are those who mourn, if the "afflicted" trust in God knows your pain and deliver it to him in this delivery of faith and trust is already their consolation.
    Blessed are the meek .. they shall inherit the earth. This is the promise that the Lord does, but Jesus did much more than give us an example of heroic meekness and patience; made of meekness and nonviolence the sign of true greatness. This will no longer lonely on the rise, above the crowd, but in the fall to serve and uplift others. On the cross, Augustine says, he reveals that the real victory not consist in making victims, but in making himself victim.CONTINUA)

    RispondiElimina
  7. (CONTINUA)Blessed are those who hunger and thirst for righteousness, for they shall be filled. The word "justice" for observance of human rights, but but it comes as a result of greater justice which implies harmonious relationships, harmony, peace.
    With hunger and thirst Matthew introduces us to a broader desire that the hunger of man is hungry for God, who alone can satisfy them fully, as Augustine understood that, at the beginning of the Confessions, he wrote the famous phrase : "you have made us for yourself, and our heart is restless until it rests in you" Jesus himself said: "Whoever is thirsty come to me and drink." He, in turn, has been eating the will of God
    Justice, in the biblical sense, then, means living according to God's plan for humanity: the planned and willed as a family united in love.
    Blessed are the merciful, for they will be shown mercy. To be merciful thus becomes an essential aspect of being "in the image and likeness of God." "Be merciful, just as your Father is merciful" (Lk 6, 36) is a paraphrase of the famous: "Be holy because I, the Lord, your God, am holy" (Lev 19, 2). Jesus says: "Blessed are the merciful, for they will be shown mercy" and in the Our Father makes us pray: "Forgive us our debts, as we forgive our debtors" He also says: "If you do not forgive men, neither will your Father forgive your sins "(Mt 6, 15). These phrases might lead one to think that the mercy of God towards us is an effect of our mercy toward others, and is proportionate to it.
    Blessed are the pure in heart, for they shall see God In the discussion on the pure and the impure Jesus says they are not external things and materials that make it impure. So thought the Pharisees, who had a materialist conception of purity. They identified with the pure clean, so they washed and made many ritual ablutions; also considered impure even some foods, avoided eating and forbade them to others. How still do Jews and Muslims with pork and other animals.
    Instead, Jesus declares that the purity is an interior and spiritual. What corrupts and makes me unclean, are not material things, but the sin is not what comes into contact with the man from the outside, but inside that determines personal behavior of each. "Anything that enters a man from outside can not defile him," because he enters the stomach, not the soul. "What comes out of the man, that defiles the man.
    For from within, out of men's hearts, come evil thoughts, fornication, theft, murder, adultery, coveting, wickedness, deceit, licentiousness, envy, slander, pride, foolishness. All these evil things come from within and defile the man "(Mark 7,18.20-22).

    RispondiElimina
  8. (CONTINUA) Blessed are the peacemakers, for they shall be called sons of God " : it means those who work for peace, that" make peace. " Not so , however, in the sense of being reconciled with one's enemies , as in the sense of helping enemies to be reconciled . " These are people who are very fond of peace, so long as no fear of compromising their own personal peace intervene in conflicts in order to obtain peace between those who are divided " Peacemakers is therefore not synonymous with peaceful , quiet people , and that is calm that avoid as much as possible contrasts ( they are proclaimed blessed by another beatitude , one of the myths ) , it is not even synonymous with peace , if peace are those who are against the war (most often , against one of the in a war! ) , without doing anything to reconcile the combatants . The more correct term is pacifier . God , not man , is the true and supreme "peacemaker ." Precisely for this reason that those who work for peace are called "sons of God " because they resemble , imitate him , do what he does.
    Blessed are the persecuted for righteousness' sake, for theirs is the kingdom of heaven. Christ has deceived his disciples , he did not promise successes and triumphs, but he pointed out clearly the same path beaten by him, contradictions , hate , persecution , death on a cross . Those who set out to follow Christ , if he wants to be in the true , can not expect more . However, this does not mean to be pessimistic or discouraged or live in sadness , because while Jesus announces to his disciples, persecution, proclaim them blessed . "Blessed are you when men revile you and persecute you and say , lying, all kinds of evil against you " (Mt 5:11).
    In fact this is the only bliss taken up and developed in more verses almost to persuade the disciples of what the human eye is a real contradiction : considered blessed when we suffer. Of course it is not to be blessed directly in the persecution , which is always real physical and moral suffering , but in the fact that this suffering is a pledge of eternal bliss . "Rejoice and be glad, Jesus says , for great is your reward ."

    RispondiElimina