domenica 7 agosto 2011

(Mt 17,22-27) Lo uccideranno, ma risorgerà. I figli sono liberi dal tributo.

VANGELO
 (Mt 17,22-27) Lo uccideranno, ma risorgerà. I figli sono liberi dal tributo.
+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà». Ed essi furono molto rattristati.
Quando furono giunti a Cafàrnao, quelli che riscuotevano la tassa per il tempio si avvicinarono a Pietro e gli dissero: «Il vostro maestro non paga la tassa?». Rispose: «Sì». 
Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: «Che cosa ti pare, Simone? I re della terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli estranei?». Rispose: «Dagli estranei». 
E Gesù replicò: «Quindi i figli sono liberi. Ma, per evitare di scandalizzarli, va’ al mare, getta l’amo e prendi il primo pesce che viene su, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d’argento. Prendila e consegnala loro per me e per te».

Parola del Signore

LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA

Vieni o Santo Spirito e donami la sapienza di comprendere quello che il Signore vuole che io comprenda, aiutami !

Il momento è quasi giunto, Gesù ne è consapevole e cerca di dare ai suoi discepoli le coordinate per comprendere quanto tutto quello che sta per succedere sia necessario.
Il volere del Padre è la salvezza dei figli ed anche se costerà caro a Gesù, in termini di sofferenza, è disposto a tutto pur di salvare i suoi fratelli, perché l’amore di Dio ci unisce a Lui in maniera indissolubile.
 Gesù cerca di far capire a Pietro che è necessario che viva da uomo e che muoia da uomo per assumere su di se tutte le colpe degli uomini e poterli liberare.
La Sua passione sarà terribile, ma il messaggio che Gesù da a Pietro, non è di dolore o paura, ma di accettazione e fondamentalmente di Speranza.
Il Figlio di Dio non dovrebbe pagare la tassa nella chiesa di Dio, ma Gesù fa comprendere a Pietro che sarà Dio stesso a provvedere per pagare il tributo, e lo farà proprio attraverso la sua vita.Ma anche se Gesù morirà, risorgerà dopo tre giorni, e questo deve essere ben presente nella nostra mente, perché la nostra non è solo speranza, ma certezza che nulla è perduto, anche se ci sembra che la fede stia morendo, che la chiesa sia più una multinazionale che la casa di Dio… non fermiamoci a giudicare, ma andiamo oltre, andiamo a condividere con Gesù Cristo quella che sarà la sua e la nostra resurrezione. Noi siamo tempio di Cristo, se accettiamo di rinascere in Lui.

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