venerdì 29 luglio 2011

(Mt 14,1-12) Erode mandò a decapitare Giovanni e i suoi discepoli andarono a informare Gesù.

VANGELO 
(Mt 14,1-12) Erode mandò a decapitare Giovanni e i suoi discepoli andarono a informare Gesù. 
+ Dal Vangelo secondo Matteo


In quel tempo al tetrarca Erode giunse notizia della fama di Gesù. Egli disse ai suoi cortigiani: «Costui è Giovanni il Battista. È risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi!».
Erode infatti aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo. Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenerla con te!». Erode, benché volesse farlo morire, ebbe paura della folla perché lo considerava un profeta.
Quando fu il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode che egli le promise con giuramento di darle quello che avesse chiesto. Ella, istigata da sua madre, disse: «Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». 
Il re si rattristò, ma a motivo del giuramento e dei commensali ordinò che le venisse data e mandò a decapitare Giovanni nella prigione. La sua testa venne portata su un vassoio, fu data alla fanciulla e lei la portò a sua madre. 
I suoi discepoli si presentarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informare Gesù.

Parola del Signore

LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA Oggi Spirito Di Dio, sento di non meritarti, perché non ho la pace nel cuore, ma so che mai sarò abbastanza degna di riceverti, e che Tu sei impastato della misericordia di Dio. Assistimi dunque e non contristarti, ma libera il mio cuore dall’amarezza come solo tu sai fare.


Spesso penso a certi personaggi che passano quasi inosservati tra le pagine del vangelo. Pilato, che fa una piccola comparsa e non ha il coraggio di imporre quello che sente in cuor suo, per obbedire alla sete di potere ed Erode, cui il potere e il vizio e la lussuria, hanno ormai imprigionato il cuore e la mente.
Schiavi, ecco come io li vedo, schiavi del peccato, tanto da non volersene liberare, pur sapendo che è sbagliato.
La maggior parte delle persone vive sapendo di dover scegliere alla fine, indugia, non trova argomenti convincenti per decidersi, e spesso solo davanti ad un dolore o ad un periodo nero, comincia a sentire il bisogno di raccomandarsi a Dio.
C’è sempre un motivo scatenante che ci spinge nell’una o nell’altra decisione.
Non è facile decidere di scegliere di stare dalla parte di Gesù se non lo capiamo, se non lo conosciamo, se c’è sconosciuta la sua gran forza interiore, se lo sentiamo un estraneo se lo vediamo un perdente? Uno che mette delle regole per rovinarci il divertimento? E allora sarà difficile che scegliamo di stare dalla sua parte.
Eppure anche non scegliendo per lui, Erode è attirato da questo Giovanni Battista, strano uomo, profeta, non riesce a decidere di ucciderlo, ma non vuole lasciarlo libero….Un po’ come noi quando vogliamo soffocare quella voce che ci afferma che stiamo sbagliando, che la nostra vita non va nel verso giusto, ma poi basta che qualcuno ci dia lo stimolo necessario ed ecco che la decisione arriva. Molti sono quelli che come Erodiade ci spingono verso la scelta sbagliata, e la loro voce è forte, ma quella voce nel cuore che ci dice CONVERTITI, ASCOLTA LA VOCE DEL SIGNORE, rimarrà sempre, come la santità di Giovanni perché chi perde la vita per Gesù, non la perderà mai, ma avrà la vita eterna.

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