sabato 13 novembre 2010

Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita.

Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita.


VANGELO (Lc 21,5-19)


Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo. Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».

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LA MIA RIFLESSIONE

PREGHIERA

O Santo Spirito,luce portentosa che mi assisti,ti prego di dimorare in me e di parlare con me della parola del Signore,fammela entrare nel cuore e fammela sentire in tutta le sue sfaccettature.



Essere cristiani non sembra veramente facile,non mi sembra neanche che ci si possa fidare di chi dovrebbe guidarci,almeno non di tutti ,perchè a volte ,forse per troppo zelo,chi ci dovrebbe condurre,finisce con lallontanarci.

Non voglio dare la colpa di questo solo alla chiesa,intesa nel senso della parte ecclesiale (non so neanche se si dice esattamente così) anche noi fedeli siamo troppo intolleranti,troppo critici,troppo permalosi e questo crea delle incomprensioni enormi.

Pensiamo alla fine del mondo ed in qualche modo,mentre lo facciamo,speriamo che venga,ma solo per gli altri,solo per i cattivi ,ergendoci a giudici e, forse inconsapevolmente, sbagliamo anche noi.

Gesù ci avverte che non avremo vita facile come cristiani,quindi ,io credo che invece di giudicare,dovremmo stare attenti a non cadere in trappola anche noi.Non è facile essere veri cristiani,andare avanti con fede mentre tutti vanno controcorrente,è molto più facile sbagliare.

Pensando a Pietro che rinnegò Gesù per paura,penso che se avessimo la possibilità di scegliere in molti faremmo come lui,e poi penso che a molti non è stata data la possibilità di scegliere....le scelte che facciamo nella vita, dovrebbero in linea di massima essere per sempre,ma sembra che gli uomini cambino idea molto spesso.Signore accresci la nostra fede,dacci la forza di essere CRISTIANI senza tregua,infiammaci d'amore,fa che non indietreggiamo mai davanti alle scelte che la fede ci impone,come non hai indietreggiato tu davanti alla croce.

Ci sono dei posti sulla terra in cui gli sconvolgimenti vengono definiti naturali,altri in cui le guerre distruggono tutto,ed altri ancora in cui si uccide in nome di un Dio che inorridisce ad essere chiamato in causa ,ma quello che io vorrei invitare voi e me stessa a fare,è cercare di conquistare e di difendere la pace nel nostro cuore,perchè è da qui,da questo piccolo posto che si può ricominciare ad avere speranza.parlare della pace del mondo è un'utopia,se non siamo capaci per primi a difenndere la pace nel nostro cuore,anche verso il fratello che ci colpisce o ci offende.Oggi sentivo il telegiorale,la mamma della piccola Sara Scazzi,che diceva di essere cristiana e di non portare odio,ma di non poter perdonare,perchè ci sono dei passi necessari per il perdono.Con tutta la tenerezza che provo per la signora Concetta,vorrei riflettere sul fatto che il pentimento è una cosa che può richiedere Gesù,non noi uomini;noi dobbiamo essere capaci di perdonare anche se l'altro non è pentito,perchè non sta a noi giudicare se degno o no di perdono.Gesù ci ha redento dal peccato,e essere cristiani vuol dire anche questo,lasciare che sia lui a giudicare chi è degno o no di perdono,a lui che sa leggere nel cuore di ognuno di noi.Rimetti a noi i nostri debiti,come noi li rimettiamo ai nostri debitori.

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